don Vincenzo Leonardo Manuli – Commento al Vangelo del 6 Marzo 2022

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Se non si seguono i cartelli stradali, il rischio è in un incidente con gravi conseguenze; la vita, è fatta di scelte, non possiamo dare la colpa agli altri, i protagonisti siamo noi. La quaresima ci allena alla pasqua, è il tempo per lasciar parlare lo Spirito, a vivere con gioia questo itinerario, un allenamento quotidiano che ha dei segnali di direzione: la preghiera, il digiuno e l’elemosina, pilastri per una vita spirituale incarnata.

La tentazione

quaranta giorni di Gesù nel deserto non sono un computo numerico e cronologico, quanto un dato teologico, lo stare in una situazione che inaugura la sua missione contro le tentazioni capitali, “l’avidità del possesso, la gloria umana e la strumentalizzazione di Dio” (Papa Francesco). Nel deserto, la presenza di satana, il divisore, con il quale Gesù non dialoga, ma gli risponde rigettando gli idoli che il nemico gli presenta e gli presenterà lungo la via verso Gerusalemme: un messianismo che mostri la potenza di Dio; la folla che vuole incoronarlo re; servirsi del potere ricevuto da Dio per profitto personale. Queste tentazioni possono ridursi ad una, sostituire all’adorazione di Dio l’adorazione di un idolo, se stessi, una sottomissione molto sottile che si presenta innocua e lentamente prende il sopravvento.

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Il giusto contesto

Nel deserto Gesù ridisegna le relazioni con se stesso, con gli altri e con Dio, mentre il diavolo rilancia, invitandolo a trasformare le pietre in pane, mercanteggia con lui nella proposta di adorare gli idoli del successo e dell’uso del miracolo per convincere la gente a seguirlo per ottenere consenso nella sua missione. Queste non sono solo le tentazioni di Gesù, ma di ogni uomo e di ogni donna, quello di conquistare il massimo profitto dalle situazioni in cui si è al servizio, come il pensiero diabolico di un pane facile o di un ministero ad effetti speciali, di una sequela che evita la croce, sembra suggerire il diavolo.

Strade di vita

Ci sono scelte mortifere e scelte di vita, anche in situazioni difficili, occorre resistere vivendo con umiltà e con l’aiuto di Dio. In quelle tentazioni Gesù lotta e vince per noi, sono tentazioni che si presentano alla fede di ogni credente, come quella di “tirare Dio per la giacchetta”, di piegarlo ai propri fini, come anche di servirsi delle cose della chiesa, facendo spettacolo, un palcoscenico per esibirsi, per compensare frustrazioni personali, manipolare gli altri, autoaffermarsi e pavoneggiarsi. La fede è una lotta, solo chi vive la tiepidezza, senza slanci e passioni lascia vincere i vizi e l’accidia di un cristianesimo senza sussulti e cambiamenti di cuore. Quanta strumentalizzazione dell’Eucaristia! Il dono più grande che Gesù ha lasciato alla chiesa, l’ultima cena, la lavanda dei piedi, sono stati mondanizzati.

Ogni anno il tempo di quaresima è una opportunità, tempo di purificazione dello spirito, per poter attingere ai misteri della redenzione, incarnazione, passione, morte e risurrezione del SignoreGesù ci ha resi liberi, e questa libertà si manifesta nelle scelte che operiamo ogni giorno nella nostra vita.

Domande:

•  Quali sono i miei idoli? • Come vivo la partecipazione all’Eucaristia?

Impegno: GESÙ, NELLA LOTTA, HO LA CERTEZZA CHE DIO AMA 

Siamo viandanti che camminano nella notte, siamo sentinelle che scrutano l’aurora, siamo veglianti e vigilanti in attesa dello Sposo. Siamo la lanterna della vita e della fede, e ogni giorno è un passo verso il Cielo. Siamo l’impossibile che diventa possibile, perché l’odio possa trasformarsi in amore, il buio in luce, la guerra in pace, la tristezza in gioia, il pianto in sorriso. Siamo tutte le cose, siamo i colori dell’arcobaleno.


Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog

Don Vincenzo è nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nell’Università Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesù. []