Ma che cos’è questo digiuno di cui parla il vangelo? Gesù non offre ricette da, salutista, per cui il digiuno non è finalizzato ad una remise en forme esteriore.
Il digiuno è un fatto interiore: fare a meno del male che è depositato nel nostro cuore. Lo dice bene Isaia cosa intende Dio per digiuno: eliminare il male dal nistro cuore facendo il bene. Gesù risponde alla domanda dei discepoli di Giovanni alludendo al fatto che quando si sta con l’amore (che è lui) non ha senso digiunare:si è già nell’amore, il male in noi è stato vinto dallamore. Ha senso invece, quando l’amore non c’è, è andato via da noi.
In questo tempo di quaresima possiamo digiunare non dal cibo ma dalla cattiveria, stupidità, arroganza, ira, superficialità, impazienza. E accogliendo gli altri che si trovano in difficoltà. È con l’amore che il digiuno prende senso e valore. Oggi potremmo chiedere al Signore quale digiuno gli è più gradito e impegnarci a colmarlo attraverso l’amore. Non chiediamo allo stomaco ciò che deve fare il cuore.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade