don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 3 Marzo 2022

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“Rinneghi se stesso”

Gesù usa un’espressione che oggi, nella nostra cultura, sembra molto controversa. Forse in una cultura in cui era ammessa la schiavitù era molto più facile e diretto intenderla. Oggi invece che l’uomo ha solo se stesso come criterio di realizzazione, rinnegarsi sembra più una sconfitta che un guadagno. Ma andiamo con ordine. Lo schiavo era abituato a rinnegarsi, non aveva dignità, ne poteva far valere una propria volontà, delle proprietà etc…

Ma Gesù non ci vuole suoi schiavi, ci vuole discepoli. Per questo dice di seguirlo, perchè tale rinnegamento non sia una atto di obbedienza forzata ad un padrone, ma sia un atto di abbandono, un consegnarsi fiducioso a Colui che, proprio al contrario di un padrone con il suo schiavo, dona la vita, dona la salvezza. Finchè non ti consegni a Gesù così con tutto te stesso, la tua vita non sarà mai salva, ma sempre in pericolo. Chi perde la vita per il Vangelo la salva davvero.

Oggi siamo attorniati di società, servizi e strumenti che si offrono di assicurarci la vita, di farci guadagnare del tempo, di tutelarci. Ma cosa tuteli davvero se non metti la tua vita al sicuro per l’eternità? Consegnati a Gesù, non ti renderà schiavo, ma ti farà partecipe della sua alta dignità di figlio di Dio con tutti gli incentivi e i riconoscimenti dei tuoi meriti che solo Lui può concederti.

In breve

Chi si rinnega per il Vangelo, ha compreso l’inganno che si cela nel mettere la sua volontà e i suoi desideri come unico criterio di realizzazione personale, di autonomia e di felicità.


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