Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 2 Marzo 2022

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È giunto il tempo, puntuale, come ogni anno, di gettare le maschere. Non quelle che ci proteggono dal virus, ma quelle che indossiamo nel profondo e che nascondono la nostra anima a noi stessi e agli altri. E le maschere che indossiamo quando ci rivolgiamo a Dio.

Inizia la quaresima, l’ennesima, il tempo che ci diamo per riprendere in mano la nostra vita interiore, per lasciare tempo alla nostra anima di raggiungerci. Una quaresima che dona senso e illumina la grande quaresima che, ormai da due anni, ha cambiato profondamente le nostre vite. Possiamo subire quanto accade, lamentarci, sprofondare nel vittimismo.

Oppure reagire, tornare all’essenziale, pesare quello che siamo e facciamo alla luce del limite che la pandemia ha rimesso al centro della nostra civiltà. È tempo di vivificare le nostre vite, e di mortificare quanto ci impediscono di vivere e di fiorire. All’orizzonte troveremo, ancora e ancora, la nostra Pasqua.

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