don Luciano Vitton Mea – Commento al Vangelo del 26 Febbraio 2022

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La predilezione di Gesù per i bambini non è certo invito al sentimentalismo o alla tenerezza semi-materna, tutta baci e carezze. Piuttosto appello a contemplare quel Dio che si serve ciò che è debole per confondere i forti, facendo del bambino il segno sacramentale dell’appartenenza al regno.
Il piccolo non è esaltato per le sue qualità (innocenza, ingenuità…) ma per l’assenza di qualità, per la precarietà delle forze, la totale dipendenza dagli adulti…..In una parola, per la sua povertà.
Questa condizione naturale diventa emblema della condizione di fede richiesta a noi credenti, del nostro aver bisogno di aiuto da parte di Dio e dell’essere disposti ad accettarlo.
Nella consapevolezza che non siamo ancora cresciuti, ma in cammino verso la maturità di Cristo. […]

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