Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 26 Febbraio 2022

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“ In quel tempo presentavano dei bambini a Gesu’ perché li toccasse….E, prendendoli tra le braccia, li benediceva imponendo le mani su di loro “.

Toccare e imporre le mani.

Due verbi inerenti il tatto, il rapporto, la relazione.

Chi presenta i bambini a Cristo lo fa perché vuole che Gesu’ li tocchi.

Comprende che l’essere toccati da Dio guarisce, converte, cambia, ridona vita.

Tutti noi cristiani siamo chiamati a fare come quegli uomini: portare le persone a Cristo affinché le tocchi.

Mai, invece, dobbiamo assumere l’atteggiamento dei discepoli, che volevano impedire questo contatto, “ rimproverando “ chi, con entusiasmo, presentava i fanciulli al Signore.

Sembra strano quello che si legge in questa pagina.

Dinanzi al verbo “ presentavano “ non c’è il soggetto; restano quindi “ anonimi “ coloro i quali portavano i fanciulli a Cristo.

Certamente, per non essere nominati, non appartenevano alla “ cerchia “ di Gesu’.

Al contrario sono indicati espressamente coloro i quali rimproverano gli “ anonimi presentatori “: i discepoli.

Proprio loro, proprio coloro che erano piu’ intimi con Cristo, diventano ostacolo all’incontro con il Signore, vogliono impedirlo!!!

E’ un grande monito, a noi che ci “ sentiamo intimi “ con Gesu’, a porci una domanda: vuoi vedere che siamo proprio noi, con i nostri atteggiamenti di chiusura, ad ostacolare l’incontro con il Signore da parte di altri fratelli?

Riflettiamo su questa domanda, e, se ci accorgiamo di assomigliare piu’ ai “ discepoli “ che agli “anonimi presentatori “, cambiamo subito rotta altrimenti Cristo….. “ si indignerà “ anche con noi.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.