Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 25 Febbraio 2022

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E’ lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?

Questo chiedono i farisei a Gesu’ per “ metterlo alla prova “.

Il tranello era pronto.

Pensavano in cuor loro: se dice SI viene meno tutto quello che insegna sull’amore, sul rispetto, perché “ ripudiare “ significa rifiutare; se dice NO si mette contro la legge di Mose’ e, quindi, il popolo lo odierà.

Come sempre Gesu’ è “ geniale “ e dà a loro, e a noi, un grosso insegnamento.

E’ vero che Mosè ha detto che è lecito ripudiare la moglie ma lo ha fatto “ per la durezza del vostro cuore “.

Il sogno di Dio, il progetto originario di Dio, è l’unione tra l’uomo e la donna, che sono stati creati per essere “ una carne sola “.

L’uomo non puo’ quindi mai separare cio’ che Dio ha congiunto.

Ecco come dobbiamo rispondere anche noi cristiani a chi ci farà domande “ per metterci alla prova “: con la Parola, unica fonte di Verità.

Ci diranno: “ il divorzio è lecito “, perché dici che non è giusto?; che male c’è se due uomini o due donne si amano, anche loro rappresentano una famiglia, hanno diritto ad avere dei figli, perché dici il contrario?

Da cristiani, e, prima ancora, da uomini, dobbiamo avere il coraggio di rispondere a queste domande alla luce della Parola.

Alla prima diremo: la legge sul “ divorzio “ è stata dettata dalla “ durezza del cuore “ ma chi ama, chi sa che siamo creature di Dio, destinate ad essere una carne sola, sa che non possiamo osare dividere cio’ che lui ha unito perché, quando ci si sposa, si è in tre, l’uomo, la donna ed il Signore.

Nessun uomo puo’ avere la presunzione di dividere cio’.

Alla seconda diremo: Dio ci ha fatto maschi e femmine; la natura dice che solo l’unione di maschio e femmina consente di generare la vita. Le unioni tra persone dello stesso sesso sono quindi contro natura e contro il sogno di Dio.

E’ impopolare, è contro il comune pensare, ma noi siamo di Cristo, non del mondo, e dobbiamo sempre affermare e portare avanti la Verità.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.