Cuore tenero quello del padre del ragazzo epilettico che si avvicina a Gesù per avere un miracolo. E che, messo alle strette dal maestro che non vuol essere scambiato per un guaritore, chiede, con semplicità, di avere una fede più grande per poterlo guarire.
Cuore arrogante e sciocco quello degli apostoli, ormai convinti di poter imitare il Signore senza sforzo, senza combattimento e preghiera. Cuore esigente, quello di Gesù, che chiede la padre del ragazzo di superare una visione superstiziosa della fede.
Eppure cuore che si lascia convincere davanti alla disarmante fiducia di questo papà. Cuore paziente, quello di Cristo, che accetta ancora di insegnare a questi svalvolati e incapaci discepoli come seguirlo veramente. Davanti a tanta grandezza, a tanta misericordia, a tanta bellezza, anche noi chiediamo: credo, ma tu aiuta la mia incredulità!
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