GIOVEDÌ 17 FEBBRAIO – SESTA SETTIMANA DEL T.O. [C]
Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Il Padre – secondo quanto riferisce il Vangelo secondo Matteo – ha rivelato a Simone che Gesù è il suo Cristo, il suo Messia. Non gli ha però rivelato la verità che avvolge la vita del Messia, perché questa verità era già stata rivelata dai profeti in ogni suo più piccolo particolare. Leggendo la Legge, i Profeti e i Salmi, tutto, ma veramente, tutto è stato rivelato sul Messia di Dio. Qual è una delle verità che riguarda il Messia di Dio? La sua sofferenza. Lui è il Servo del Signore. Lui è il Trafitto. Lui è il Consegnato da Dio alla grande sofferenza. Ma Lui è anche Colui che dopo il suo intimo tormento vedrà la luce. Ecco le Parole del Salmo: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Lontane dalla mia salvezza le parole del mio grido! Mio Dio, grido di giorno e non rispondi; di notte, e non c’è tregua per me.
Eppure tu sei il Santo, tu siedi in trono fra le lodi d’Israele. In te confidarono i nostri padri, confidarono e tu li liberasti; a te gridarono e furono salvati, in te confidarono e non rimasero delusi. Ma io sono un verme e non un uomo, rifiuto degli uomini, disprezzato dalla gente. Si fanno beffe di me quelli che mi vedono, storcono le labbra, scuotono il capo: «Si rivolga al Signore; lui lo liberi, lo porti in salvo, se davvero lo ama!». Sei proprio tu che mi hai tratto dal grembo, mi hai affidato al seno di mia madre. Al mio nascere, a te fui consegnato; dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio. Non stare lontano da me, perché l’angoscia è vicina e non c’è chi mi aiuti. Mi circondano tori numerosi, mi accerchiano grossi tori di Basan. Spalancano contro di me le loro fauci: un leone che sbrana e ruggisce. Io sono come acqua versata, sono slogate tutte le mie ossa. Il mio cuore è come cera, si scioglie in mezzo alle mie viscere.
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Arido come un coccio è il mio vigore, la mia lingua si è incollata al palato, mi deponi su polvere di morte. Un branco di cani mi circonda, mi accerchia una banda di malfattori; hanno scavato le mie mani e i miei piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi stanno a guardare e mi osservano: si dividono le mie vesti, sulla mia tunica gettano la sorte. Ma tu, Signore, non stare lontano, mia forza, vieni presto in mio aiuto. Libera dalla spada la mia vita, dalle zampe del cane l’unico mio bene. Salvami dalle fauci del leone e dalle corna dei bufali. Tu mi hai risposto! Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all’assemblea. Lodate il Signore, voi suoi fedeli, gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe, lo tema tutta la discendenza d’Israele; perché egli non ha disprezzato né disdegnato l’afflizione del povero, il proprio volto non gli ha nascosto ma ha ascoltato il suo grido di aiuto.
Da te la mia lode nella grande assemblea; scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli. I poveri mangeranno e saranno saziati, loderanno il Signore quanti lo cercano; il vostro cuore viva per sempre! Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra; davanti a te si prostreranno tutte le famiglie dei popoli. Perché del Signore è il regno: è lui che domina sui popoli! A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, davanti a lui si curveranno quanti discendono nella polvere; ma io vivrò per lui, lo servirà la mia discendenza. Si parlerà del Signore alla generazione che viene; annunceranno la sua giustizia; al popolo che nascerà diranno: «Ecco l’opera del Signore!» (Sal 22,1-32). Simon Pietro non pensa secondo Dio perché non pensa dalla Scritture profetiche.
Chiunque oggi, domani, sempre, non pensa e non parla di Cristo Gesù dalla Scritture profetiche, costui non pensa secondo Dio, pensa invece secondo gli uomini. Ma pensare e parlare di Cristo secondo gli uomini è fare di lui un messia per le cose della terra e non più per la vera salvezza e la vera redenzione dell’umanità. Si lascia l’uomo nella sua miseria spirituale e anche terrena. Nessun messia secondo gli uomini potrà mai dare la vera vita.
LEGGIAMO IL TESTO DI Mc 8,27-33
Possiamo bene affermare che oggi quasi tutti i cristiani stanno pensando e parlando di Cristo Gesù nella piena esclusione delle Scritture profetiche. Se noi pensassimo e parlassimo di Lui dalle Scritture profetiche, di certo mai diremmo ciò che ogni giorno diciamo. Parlando secondo gli uomini di Gesù Signore, lo abbiamo ridotto ad un puro e semplice uomo, con una parola simile a quella di ogni altro uomo, con una incidenza nella storia pari a quella di ogni altro uomo.
Ma non solo di Cristo, anche del Padre suo stiamo parlando e pensando secondo gli uomini. Anche della Chiesa e della sua missione stiamo parlando secondo gli uomini. Questo accade perché abbiamo messo le Scritture profetiche sotto i nostri piedi. O rimettiamo le Scritture profetiche sul candelabro di ogni cuore, o siamo consumati dai nostri pensieri. La Madre di Dio ci venga presto in aiuto.