«Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».
Restiamo ancora nel contesto marciano legato alla mensa e incontriamo oggi un Gesù scostante che tratta duramente una donna cananea, cioè non appartenente al popolo eletto. Prima non le rivolge la parola, poi si rifiuta di aiutarla ed infine la paragona ad un cane. Eppure alla risposta della donna Gesù si scioglie, rivolgendole un complimento che mai aveva rivolto ad una israelita prima.
La sua fede è grande perché ha capito che Gesù è il pane della vita e a lei bastano anche solo le briciole di questo pane per vedere la figlia guarita. La donna ha riconosciuto l’autentica potenza dell’amore di Gesù senza confonderlo con un guaritore qualsiasi e andando oltre le convenzioni.
Assomigliamo tanto anche noi alla donna cananea quando trattiamo Gesù come quello che ci deve risolvere i problemi confondendolo con un dispenser di miracoli. Diventiamo insistenti, fervorosi, pur di convincere la divinità distratta ad occuparsi di noi ma è proprio allora che Dio tace. Non dimentichiamo mai che siamo figli di Dio e non devoti occasionali.
Buon cammino, insieme.
Fonte: il sito di don Ivan Licinio oppure la sua pagina Facebook oppure il canale Telegram