Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 9 Febbraio 2022

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MERCOLEDÌ 09 FEBBRAIO – QUINTA SETTIMANA DEL T.O. [C]

«Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?».

Prima che il Signore creasse l’uomo, ha dato vita ad ogni pianta e ad ogni animale che vive sia nei cieli sconfinati e nel mare e nei suoi abissi e sia sulla terra. Cosa vide il Signore dopo aver creato ogni cosa? Vide che tutto era cosa buona: “Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra».

E fu sera e fu mattina: quinto giorno. Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie». E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona (Gen 1,20-25). Ora, se una cosa è stata creata buona dal Signore, di certo non lo potrà contaminare. Non è la cosa che contamina l’uomo, ma l’uso cattivo che di essa si fa. Ora l’uso cattivo nasce dal cuore cattivo.

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Vi è cosa più buona e più santa dell’uomo sulla terra, lui che è stato creato ad immagine e a somiglianza del suo Signore e Dio? Eppure l’uomo facendo un uso cattivo di se stesso giunge fino ad uccidere il fratello. Ecco cosa narra la Genesi:

“Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai». Caino parlò al fratello Abele. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Allora il Signore disse a Caino: «Dov’è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?».

Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra». Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà». Ma il Signore gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse. Caino si allontanò dal Signore e abitò nella regione di Nod, a oriente di Eden (Gen 4,3-16).

Oggi si parla spesso di femminicidio e si attribuisce questo gravissimo delitto alla cultura. Non è la cultura che produce il delitto. Caino non aveva nessuna cultura a riguardo. I delitti sono tutti posti in essere da una natura guastata dal peccato, da una natura che si è ribellata e si ribella al suo Signore, Dio, Creatore. Finché parleremo di cultura, mai l’uccisione degli esseri umani potrà essere evitata. Quale cultura noi abbiamo ereditato dal passato da uccidere oggi, ogni anno, circa cinquantasei milioni di essere umani appena concepiti? Eppure questi esseri umani vengono uccisi in nome proprio di una cultura nuova, cultura che si chiama progresso, diritto, civiltà. Se non si riporta la natura nella verità delle sue origini e la verità della natura è solo possibile ritrovarla solo in Cristo, l’istinto di peccato e di soppressione dell’essere umano – di qualsiasi essere umano – mai sarà evitato. L’istinto di peccato non si governa per nuove leggi. Si governa per cambiamento della natura: da natura di peccato a natura di grazia. Nessuno si scandalizzi e nessuno si stracci le vesti: questa nuova natura è solo in Cristo. È solo da Cristo. È solo per Cristo. Questa nuova natura è data solo a chi vive in Cristo, vivendo nella sua Parola, nel suo Vangelo.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mc 7,14-23

La Parola di  Gesù non può essere annullata: gli omicidi sono il frutto del cuore cattivo.  Il cuore cattivo è il frutto della natura cattiva. Nessuna Legge potrà mai cambiare la natura cattiva. La natura cattiva la trasforma in natura buona Cristo Gesù e la sua grazia. La Madre di Dio ci aiuti perché ogni uomo comprenda che il cuore cattivo produce cose cattive.