“ Osservavano molte altre cose per tradizione “.
Tradizione
E’ una parola che esprime un concetto positivo.
La sua radice è nel verbo latino “ tradere “, cioè consegnare.
Indica un “ passaggio “ da una generazione ad un’altra.
Ha quindi un’importanza fondamentale perché consente di conservare la memoria del passato e di tramandarla alle future generazioni.
Il problema è quando vi è un legame cieco alla tradizione senza consentire ingresso di “ squarci di novità “.
La tradizione, infatti, puo’ provocare il rischio della chiusura, della ripetitività meccanica di gesti ed azioni senza comprenderne il significato, dell’adagiarsi nel “ si è sempre fatto cosi’ “.
Essa necessita, pertanto, di apertura, di compimento, di rivisitazione.
In mancanza diventa sterile rito.
Cosi’ puo’ divenire anche la nostra vita di fede: mero ritualismo.
Ripetiamo riti, preghiere, formule della Messa ma la nostra vita resta sterile, non fruttifica.
Parliamo di Dio, lo “ onoriamo con le labbra “, ma non ne facciamo esperienza, il nostro cuore è lontano da Lui.
Il Signore vuole quindi oggi dirci: va bene la tradizione, va bene la memoria, ma non trasformiamola in rito bensi’ innoviamola con cio’ che ci detta il cuore.
Non sarà piu’ “ ripetitività meccanica “ bensi’ “ vita “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.