Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vengelo del 7 Febbraio 2022

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Guarigioni a Gennesaret.

“E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccavano venivano salvati”. Nel Vangelo di oggi emerge ancora questo dettaglio molto interessante che ci collega perfettamente al gesto dell’emorroissa che, quasi disperatamente, ha cercato a tutti i costi di toccare il lembo del mantello di Gesù.

La cosa che ci ha colpito della guarigione di quella donna, non è tanto il miracolo, che riguardava il corpo, ma l’ostinazione di Gesù nel cercare il suo sguardo. Si può dire che voleva costruire con lei una relazione, cioè andare oltre un rapporto basato su un bisogno, ma un rapporto basato sull’incontro.

Gesù è ormai in pieno esercizio del suo ministero e la gente lo sta facilmente riconoscendo perché la sua fama si spargeva ovunque. Nel vangelo di oggi viene messa in risalto anche la fede di coloro che portavano i malati da Gesù, anche se, forse, non sapevano chi Lui fosse veramente. Vediamo quindi quanto vale l’intercessione che possiamo fare in favore degli altri.

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Nel contesto attuale, in cui si sta osservando la diffidenza nei confronti della Chiesa, quanto è importante che gli altri, attraverso la nostra testimonianza, tocchino Gesù e lo riconoscano. Infatti scrisse Taylor Caldwell: “la necessità più disperata dell’uomo moderno, la più terribile, è di avere qualcuno che lo ascolti, non come un paziente, ma come un’anima umana.”