Famiglia, Sogno di Dio – Commento al Vangelo per bambini/ragazzi di domenica 6 Febbraio 2022

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Vi piace pescare? A me sinceramente non piace molto, ma ai miei due figli maschi sì, soprattutto ad Andrea. D’estate prende la sua lenza a mano e se ne va in cerca del luogo migliore per pescare. La sua preferita è la pesca al granchio, può passare ore ed ore sugli scogli a pesca di granchi. Non sempre però riesce a portarne a riva qualcuno. Ricordo di una volta, la scorsa estate, che dopo aver passato tanto tempo con la lenza in mano senza prendere nessun pesce, è arrivato un po’ arrabbiato e mi ha detto: “Ora basta adesso mi vado a fare un bel bagno e gioco con gli amici.”

Sono tante le ragioni per cui si pesca. C’è chi lo fa perché ama mangiare pesce e pescarlo costa sicuramente meno che comprarlo. C’è poi chi lo fa per hobby, la pesca da loro modo di rilassarsi e riposare. Per alcuni di loro non è nemmeno importante portare a casa del pesce, ma semplicemente trascorrere del tempo a pescare. E poi c’è chi pesca per professione.

Continua dopo il video.

Il brano del Vangelo di oggi ci parla dei primi discepoli di Gesù, che erano proprio dei pescatori. Loro però non pescavano per divertimento o per hobby, ma perché quello era il loro lavoro, la pesca era la loro unica fonte di guadagno.

Quando Gesù, sulla riva del lago di Genesaret, si rese conto di quanto numerosa fosse la folla che lo circondava per ascoltarlo, chiese a Simon Pietro di prestargli la barca per allontanarsi un po’ da terra affinché tutte quelle persone potessero vederlo ed ascoltarlo meglio.

Simone, in quel momento, stava lavando le reti ed era molto demoralizzato perché lui e gli altri pescatori avevano lavorato tutta la notte e non erano riusciti a pescare niente, ma di fronte alla richiesta di Gesù di usare la sua barca, acconsente: lascia quello che sta facendo, si mette ai remi e porta Gesù poco lontano dalla riva. Così, quasi suo malgrado, si ritrova ad ascoltare le parole di Gesù. Magari all’inizio avrà ascoltato un po’ distratto, forse solo curioso di scoprire come mai tanta gente andasse dietro a questo Maestro di Nazaret. Poi, le parole di Gesù lo appassionano e si fanno strada nel cuore di Simone: in lui cambia qualcosa.

Dopo aver ammaestrato le folle dalla barca, il Maestro dice a Simone: ”Prendi il largo e calate le reti per la pesca”.

Che strana proposta Gesù, falegname, fa a Pietro, pescatore!

Non so se voi ve ne intendete di pesca, ma normalmente la pesca con le barche si pratica di notte perché, col buio, i pesci vengono in superficie e così le reti si riempiono più facilmente.

Simone, avrebbe potuto mettersi a ridere e dirgli: “Cosa vuoi capirne tu di pesca? Non sai che non si pesca di giorno?” E invece non prende in giro Gesù per questa richiesta che sembra irragionevole, anzi, gli parla con rispetto, lo chiama Maestro ed accoglie lo strano invito di questo Rabbi ad andare a pescare insieme e risponde: ”Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti”.

Simone pur essendo un pescatore professionista, va contro ogni logica, si fida, getta le reti e “presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano”. Simone comprende subito che davanti a lui c’è qualcuno di grande, qualcuno che è diverso da tutti gli altri Maestri. Qualcuno che è di certo un inviato di Dio. Per questo, lì nella barca, Simone si rivolge a Gesù quasi con timore: “Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: Signore, allontanati da me che sono un peccatore!”

Ci sono due cose importanti da osservare in questo brano del Vangelo: prima di tutto le parole di Simone che si riconosce peccatore, cioè sente tutta la distanza tra la sua povera umanità e la grandezza di Gesù che è lì, vicino a lui, su quella piccola barca, e allora si sente piccolo, debole, fragile.

La seconda cosa che notiamo è il cambiamento del nome: l’evangelista Luca, che fino ad ora ha sempre chiamato il pescatore solo con il nome di Simone, ora aggiunge anche il nome Pietro. Ed è con questo nome che lo incontreremo poi sempre nel Vangelo: Pietro, il primo degli Apostoli.

Ascoltiamo che cosa dice Gesù a Simone: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. L’incontro di Gesù con Pietro, Giacomo e Giovanni trasforma le loro vite: da pescatori di pesci li conduce ad essere discepoli ed apostoli, cioè “pescatori di uomini”.

Da persone che portavano alla superficie pesci per farli morire, diventano persone che portano alla vita uomini e donne che hanno smarrito la strada che porta a Dio.

Gesù a quel tempo ha scelto Pietro, ma anche oggi Gesù sceglie degli uomini, delle donne, sceglie anche dei bambini e delle bambine!

Dio non guarda l’età. Vuole avere bisogno anche di voi, anche se siete piccoli, e chiede la vostra disponibilità non solo per far capire a tutti che si è fatto uomo per salvarci e portarci in cielo con lui, ma anche per aiutare gli altri!

E’ il Signore che sceglie, ce l’ha detto lui: ”Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”.

L’Impegno

Gesù allora, proprio oggi vuole avere bisogno di te, di te, di te… vuole avere bisogno delle vostre piccole cose, della vostra collaborazione, vi chiede di mettervi a disposizione, di mettere nelle mani di Dio i doni che avete ricevuto!

Per fare cosa? Per annunciare che Gesù è il Signore della vostra vita e per far capire, proprio con la vostra vita, gli insegnamenti del Vangelo.

Come? Con il vostro modo di comportarvi sempre rivolto al bene, al bello, alla pace, alla condivisione, al perdono…

Quando? Sempre.

Dove? A casa con i genitori, con i fratelli, quando siete dai nonni, a scuola, in palestra, in piscina, a danza, a catechismo… Vale a dire, dappertutto e con tutti!!!

Buona domenica, e buon cammino

Fonte: Famiglia, Sogno di Dio il blog di Paolo e Diane