«A DUE A DUE»
Essere piccoli, poveri, semplici per annunciare la notizia più grande di sempre. Questo chiede Gesù ai suoi discepoli. Il Vangelo di oggi ci mette in guardia dalla perenne tentazione di credere che l’efficacia dell’evangelizzazione dipenda dalla potenza dei mezzi di comunicazione o dalla disponibilità di risorse economiche, come se fosse una campagna pubblicitaria. In realtà l’essenziale della missione evangelizzatrice è ridotto a pochissime cose. La prima: essere inviati «a due a due».
Siamo evangelizzatori credibili ed efficaci se agiamo in comunione gli uni con gli altri, inviati da Gesù, cioè dai suoi rappresentanti: i vescovi e i sacerdoti. Prima di tutto con loro dobbiamo essere in comunione! La priorità non sono le parole ma la testimonianza della comunione tra di noi! Coloro che annunciano Gesù ma non si curano di essere in comunione con la Chiesa, in realtà annunciano solo se stessi. Poi Gesù dice che per il viaggio basta un bastone, i sandali e una sola tunica.
Il resto è un sovrappiù. Quanto più si è poveri tanto più potrà essere luminosa la testimonianza missionaria e tanto più si potrà sperimentare la Divina Provvidenza, in particolare facendosi accogliere nelle case. Ma senza pretese e recriminazioni: «Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, – dice il Signore – andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». Che vuol dire: non serbate rancore, soltanto fate capire a chi non vi accoglie che rifiutano la benedizione di Dio sulla propria famiglia e sulla propria terra.
A proposito di benedizione, la prima lettura riporta un brano che rappresenta una sintesi perfetta della teologia deuteronomista: se osserviamo i comandamenti di Dio gli eventi della nostra vita saranno da Lui benedetti, viceversa, se siamo infedeli, egli non potrà benedirci, ma saremo abbandonati ai nostri nemici. Davide dice, infatti, al figlio Salomone: «Osserva la legge del Signore, tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e le sue istruzioni, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in tutto quello che farai».
O Maria, Vergine sapiente, donaci di camminare sempre nella fedeltà alla legge del Signore e di riporre la nostra fiducia non tanto nelle risorse umane ma nella sua divina Provvidenza. Amen.