Le raccomandazioni che Gesù offre ai discepoli sono semplici: non portare niente per il viaggio, né cibo, né vestiti, né denaro. Gesù chiede ai discepoli di partire due a due senza prendere nulla tranne che un bastone. Certamente è capitato ad ognuno di noi di passeggiare in un bosco e di prendere un bastone per aiutarsi nel percorso che può diventare impervio: in questa esperienza il bastone ci ha trasmesso sicurezza e al contempo ci ha connessi ancora di più con la natura.
Il bastone ha origini lontane: è il simbolo del maestro, il quale generalmente è più anziano dei suoi allievi e quindi più facilmente può averne bisogno. Spesso al bastone sono attribuiti poteri magici o miracolosi. Mosè ha utilizzato il bastone donatogli da Dio, tramutandolo in serpente, per cercare di persuadere il faraone a lasciar partire il popolo ebraico, e proprio grazie a questo bastone ha diviso le acque del Mar Rosso, liberando il popolo di Israele dalla schiavitù.
Anche Gesù individua nel bastone l’elemento identificatore dei primi evangelizzatori. Né pane, né sacca, né denaro: dunque nulla da mangiare e da vestirsi e nulla per poterne comprare. A questo penserà la Provvidenza. Ma il bastone no, quello vi serve, sembrerebbe dire Gesù, e anche i sandali sono concessi. Si tratta di un messaggio chiaro: c’è bisogno di camminare! La Chiesa deve raggiungere gli estremi confini della terra: a tutti deve essere portato l’annuncio della Buona Novella. Nessun cristiano può rinunciare a camminare: serve anche a noi un buon bastone!
Per riflettere
Se dovessi scegliere una reliquia della tua Passione, prenderei proprio quel catino colmo d’acqua sporca. Girare il mondo con quel recipiente e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio e curvarmi giù in basso, non alzando mai la testa oltre il polpaccio per non distinguere i nemici dagli amici, e lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo, del drogato, del carcerato, dell’omicida, di chi non mi saluta più, di quel compagno per cui non prego mai, in silenzio finchè tutti abbiano capito, nel mio, il tuo amore. (Madeleine Delbrel)
AUTORI: I commenti di questo mese sono curati da Massimo Salani
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi