Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 20 Gennaio 2022

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Si ritiro’ presso il mare e lo segui’ molta folla “.

Una grande folla, sentendo quanto faceva, ando’ da lui “.

Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero “.

Folla.

E’ il termine ripetuto piu’ volte nel Vangelo di oggi.

La “ folla “, la massa indistinta che si muove, è  pericolosa, fa spavento, induce ad andare via.

Il suo opposto è “ il ritiro “, il rapporto a tu per tu.

La folla non ha volto, con la folla non ci si puo’ relazionare, la folla non può essere guardata negli occhi.

Per questo al Maestro non piace.

Gesu’ voleva “ ritirarsi “ ma la folla lo segue, quasi lo “ schiaccia “, al punto tale che chiede ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca.

A noi questa pagina vuol dire che se cerchiamo Gesu’, se vogliamo un vero incontro con Lui, non dobbiamo cercarlo nella “ folla “, nella calca, in qualche “ scampagnata travestita da pellegrinaggio “, ma dobbiamo “ ritirarci “, fare silenzio, pregare e cercarlo in questo dialogo intimo.

Gesu’ ha infatti la sua “ parola personale “ per ciascuno di noi, non ha “ parole per la folla “.

Siamo tutti unici, per ognuno è preparato un differente progetto di felicità.

Se cerchi Cristo nella folla hai un’immagine sbagliata di lui, pensi che sia un “ risolutore di problemi “.

Se lo cerchi nel “ ritiro “ hai capito chi è, il “ Figlio di Dio “, chi, cioè, può darti più della risoluzione dei problemi; è l’unico, infatti, che può donarti la Salvezza, la felicità, e scacciare definitivamente da te gli “ spiriti impuri “ che ti tengono legato al peccato e che non vogliono che  scopra il vero volto del Figlio in quanto, se ci riesci, loro non hanno più potere su di te.

Oggi, quindi, l’invito alla riflessione è incentrato su questa domanda: “ Dove cerco Gesu’?Nella folla o nel raccoglimento?

Dalla risposta che mi darò capirò se sto cercando il “ Figlio di Dio “ o un “ personaggio creato dalla mia fantasia “.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.