LE CINQUE PIETRE
Il combattimento tra Davide e Golia rappresenta un perenne insegnamento per il nostro quotidiano combattimento spirituale.
Sant’Agostino scrive:
«Vedete combattere fra loro come due vite: una vecchia, rappresentata nei filistei; un’altra nuova, rappresentata negli israeliti. Nella prima schiera il gruppo del diavolo, in quest’altra la raffigurazione del Signore Gesù Cristo. Prese cinque pietre dal torrente, dal fiume, e le pose nel recipiente da pastore in cui era solito mungere il latte. Così armato avanzò in battaglia. Le cinque pietre erano la legge, la quale è contenuta nei cinque libri di Mosè. Nella legge giovano alla salvezza i dieci comandamenti, dai quali dieci comandamenti dipendono gli altri. Non scagliò tutt’e cinque le pietre, ma ne prese una, che rappresenta l’unità che adempie la legge, cioè l’amore».
La prima arma per vincere il combattimento spirituale è quindi la Parola di Dio e il suo cuore è il Comandamento dell’Amore, che poggia sulle dieci colonne del Decalogo.
Ma noi siamo in grado di amare il prossimo e di osservare i comandamenti – come scrive san Giovanni – perché Dio ci ha amati per primo (1Gv 4,19). Facciamo l’esperienza di questo amore del Padre quando ci immergiamo nella preghiera intima e profonda, per mezzo dello Spirito Santo, contemplando Gesù con l’aiuto di Maria.
Il santo Rosario è un mezzo magnifico che, se recitato bene, ci fa entrare in questa preghiera. Le cinque pietre possono quindi ricordarci anche le cinque decine di ogni mistero del rosario. San Pio da Pietrelcina chiamava il Rosario “l’arma” infallibile contro il “Cosaccio”!
O Maria, Vergine del Santo Rosario, insegnaci l’arte di combattere attingendo forza non dai mezzi umani dal torrente della Grazia di Dio. Amen.