«QUEL GIORNO RIMASERO CON LUI»
«Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui…».
Queste parole della liturgia odierna rappresentano una provocazione per ogni cristiano. Premesso che Giovanni si riferisce al peccato volontario, chi può dire di non commettere mai peccati? Dovremmo perciò concludere che non dimora in noi “un germe divino” o che non abbiamo conosciuto Cristo, dato che nella prima lettura di ieri si diceva: «Chiunque pecca non lo ha visto né conosciuto»?
D’altra parte, nella stessa lettera troviamo queste parole: «Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi» (1Gv 1,8).
Le due affermazioni sembrano incompatibili.
In realtà, l’Autore intende offrire le coordinate di una vita “spirituale” autentica, cioè di un rapporto con il Signore fondato non su un’osservanza formale delle norme morali e religiose, ma sulla relazione profonda e intima con Gesù. Ciò che conta maggiormente nella vita spirituale è la tensione verso la perfezione e questo coincide con una guerra spietata contro il peccato. Chi ama Gesù deve detestare il peccato e nel momento in cui pecca volontariamente è certo che –in quel momento – rinnega il Signore e il germe della vita divina non è in Lui. Ma la lotta contro il peccato si deve misurare al tempo stesso con la tentazione peggiore, quella dell’orgoglio, che consiste nel credere di essere senza peccato. L’apparente contraddizione si risolve considerando che il peccato non è solo un atto circoscritto e consapevole, ma ha a che fare con un insieme di disposizioni, pensieri, affetti disordinati, omissioni che inquinano il nostro cuore e che non rientrano nel nostro “esame di coscienza”.
Non c’è che una strada per vincere la nostra battaglia contro il peccato: imitare i primi discepoli, che – come si legge nel vangelo di oggi – andarono dietro a Gesù, «videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui». Anche noi oggi rimaniamo con Lui, tutto il giorno, volgiamo il nostro sguardo su di Lui. Chi lo vede e lo conosce non può peccare!
O Maria, Vergine fedele, aiutaci a rimanere alla presenza di Gesù e a rispondere alla sua chiamata quotidiana. Amen.