Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 1 Gennaio 2022

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Un brano meraviglioso ci introduce in questo nuovo anno.

Verbi di bellezza si susseguono.

Tutto nasce dallo “ stupore “, dalla meraviglia.

Un cristiano ha la capacità di “ stupirsi “, cioe’ di “ restare incantato dinanzi a qualcosa di           inatteso “, dinanzi a qualcosa di incredibile come puo’ essere l’ “ inaudito di Dio “, un Dio che sceglie di farsi uomo e, come diceva il testo di Giovanni letto ieri, “ di venire ad abitare in mezzo a noi “, dentro di noi.

Fermiamoci oggi a pensare qualche momento a questa meraviglia.

Perchè non ci stupiamo dinanzi ad essa?

Perchè andiamo “ senza indugio “, di fretta, non “ verso Dio “ ma verso un “ altrove vuoto “?

Perchè ci siamo disabituati a due atteggiamenti fondamentali: il “ custodire “ ed il “ meditare “.

Entrambi richiedono cura, attenzione, tempo, intimità, silenzio.

Sembrano parole ormai desuete, anacronistiche, spazzate via dal nostro mondo che corre a vuoto.

Vanno invece riscoperte, vanno nuovamente sperimentate in quanto consentono di scendere in profondità, permettono di non sciupare una virgola della “ bellezza “ della Parola che ci fa compagnia, che ci fa da faro; ci consentono, in altri termini, di “ stupirci “, di “ innamorarci “              dell’ “ inaudito di Dio “.

Che questo anno possa essere quello della “ riscoperta “ della “ custodia e della meditazione “, arti di cui Maria è Maestra..

Ci condurranno a vedere la “ GRANDE BELLEZZA “ presente in noi: Dio che ci abita.

Buon anno a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.