don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 31 Dicembre 2021

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Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae è stata fondata il 2 luglio 1968 dall’Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirà ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di età… [Continua sul sito]

Il cammino della Parola, dal cuore di Dio all’abbraccio del Padre

Potrebbe sembrare un paradosso che quando stiamo per dire la parola fine ad un anno siamo richiamati dal prologo del vangelo di Giovanni alla prima parola, o meglio alla parola prima, quella che sgorga dalla relazione tra il Padre e il Figlio. Giovanni, quasi a conclusione della sua vita, redige il vangelo, che ha il sapore di una testimonianza e di un testamento della propria vita. Quando la narrazione è terminata, sente il bisogno di ricapitolarla facendo precedere il racconto da un inno attraverso il quale si compie un viaggio dal principio all’oggi. Il principio non è un inizio lontano nel tempo, ma è la sorgente del presente. In quel principio fuori del tempo e dello spazio risiede la chiave di lettura di tutto ciò che esiste. 

All’origine c’è il dialogo, una parola donata reciprocamente, meglio diremmo che nel dialogo ci si dona reciprocamente l’uno all’altro. La relazione che unisce le persone che compongono la Trinità è caratterizzata dal fatto che esse comunicano e si comunicano l’amore, non informazioni o idee, ma ciò che fa di esse una autentica comunità. 

Il cosmo è il riflesso di questa comunione tra realtà diverse che, armonizzandosi, fanno vivere. L’ecosistema e ogni forma di società autenticamente umana sono espressioni di vita paragonabile ad una sinfonia o meglio ancora ad un corpo nel quale ogni membro ha la sua specificità a servizio del bene comune.

Se lo sguardo sapiente sulla creazione fa comprendere il posto che è stato assegnato a ciascuno e l’ascolto della Legge rende coscienti delle proprie responsabilità nei confronti degli altri, l’adesione a Gesù Cristo rivela il senso finale della vita. Essa è un dono che educa a farsi dono a Dio e ai fratelli. Gesù, narrando con la vita il Padre, condivide con chi lo ascolta il suo stesso sguardo di figlio di Dio e lo coinvolge nel dialogo intimo e sublime tra Lui e il Padre. 

La preghiera è il modo con il quale entrare in questo circolo in cui tutti sono avvolti dal vincolo della carità, che colma le valli del pessimismo e abbassa le montagne dell’orgoglio. 

Gesù ci richiama al principio di tutto e da qui ripartire per raggiungere il fine della vita che è vivere pienamente con Gesù da figli di Dio.

Signore Gesù, Parola pronunciata dal cuore del Padre, nel mondo lacerato da guerre e discordie porti la pace, nel cosmo lasciato all’incuria e violentato dalla cinica avidità semini la giustizia, nella famiglia umiliata dall’egoismo individualista e accecata dai rancori doni la luce dell’amore di Dio. Con la forza della mitezza vinci ogni resistenza interiore che ci impedisce di ascoltare e interiorizzare la tua Parola. Aiutaci a riconoscerla nella bellezza del creato, nella verità conservata negli eventi storici, nella vita di ogni fratello e sorella che custodiscono la fiamma dell’eterno amore divino che nulla può spegnere.