LA SPADA CHE VINCE IL MALIGNO
San Giovanni scrive la sua prima lettera per mettere in guardia dai “falsi profeti” (4,1), che chiama anche “anticristi” (2,18): persone provenienti dalla Chiesa che diffondono un messaggio attinto dal pensiero del mondo e da presunte rivelazioni spirituali (4,1; 4,5) e che altera il vangelo di Cristo.
L’Apostolo esorta i suoi a non prestare fede «ad ogni spirito», cioè ad ogni presunta apparizione o locuzione interiore e a mettere alla prova gli spiriti, «per saggiare se provengono veramente da Dio». Un criterio fondamentale è il seguente: una rivelazione viene da Dio quando chi la diffonde è docile ai legittimi pastori della Chiesa, mentre chi non è da Dio non li ascolta. Da questo si distingue «lo spirito della verità e lo spirito dell’errore» (cf. 4,1-6).
Questa lettera sembra scritta per i cristiani del nostro tempo. Riprendiamo solo alcuni versetti della prima lettura odierna:
«Non amate il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mondo – la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita – non viene dal Padre, ma viene dal mondo». È la cosiddetta “triplice concupiscenza”, cioè un «desiderio smodato» che inclina l’uomo al male e «lo rende schiavo dei piaceri dei sensi, della cupidigia dei beni terreni e dell’affermazione di sé contro gli imperativi della ragione», come si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 377; 2529).
Per vincere la concupiscenza occorre decidersi per dirigere il proprio cuore non sulle “cose del mondo” ma sulle “cose del Cielo” (cf. Col 3,2). Se c’è questa risoluzione interiore, il cuore si purifica. Il cuore, invece, è impuro se continua a idolatrare le persone e le cose del mondo e non si decide per unificare il proprio amore verso un unico centro: Gesù Cristo, Signore nostro, sottomettendosi a Lui in tutto, tramite la sottomissione alla sua Parola. Per questo si legge nella prima lettura: «Ho scritto a voi, giovani, perché siete forti e la Parola di Dio rimane in voi e avete vinto il Maligno».
La Parola di Dio è la spada che vince satana. La vera devozione alla Madonna deve condurci ad imitarla nell’ascolto e nella meditazione quotidiana della Divina Parola.
Non possiamo rimanere nel tempio notte e giorno come Anna, figlia di Fanuèle, ma possiamo cercare di custodire dentro di noi una “cella interiore”, come faceva santa Caterina da Siena, perché la Parola di Dio rimanga in noi.
O Maria, Vergine Immacolata, aiutaci a vincere il nostro combattimento contro il Maligno, rinnegando l’amore per le cose del mondo. Amen.