Commento al Vangelo di domenica 19 Dicembre 2021 โ€“ don Andrea Vena

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Cosa dice la Parola/Gesรน

Siamo giunti alla IV ed ultima domenica di Avvento. Nella I domenica di Avvento ci รจ stata indicata la Meta ultima del cammino della nostra vita, quando andremo incontro al Signore, Re della gloria (festa che celebriamo nellโ€™ultima domenica dellโ€™Anno liturgico, o, in altre parole, esperienza che โ€œriassumeโ€ e rivela il senso cristiano della vita, che รจ andare incontro al Signore che viene). Nella seconda, ci รจ stato suggerito lo stile con il quale incamminarci verso il Signore, impegnati non tanto nel โ€œfare cose per Luiโ€, quanto nel lasciare a Lui fare ogni cosa per noi, certi che solo Lui โ€“ Autore della vita sa cosa sia meglio perchรฉ la nostra gioia trabocchi dal cuore. Nella terza, ci รจ stato ricordato di vivere questo cammino non nella paura, ma nella gioia, perchรฉ il Signore viene per risollevarci nellโ€™amore, nessuno escluso.

Lectio divina, IV domenica di Avvento anno C, don Andrea Vena (testo sotto)

Questi atteggiamenti sono stati fatti propri da due donne, Maria ed Elisabetta (IV domenica), che non hanno mai dubitato della bontร  e della fedeltร  di Dio. Eโ€™ interessante il fatto che proprio alla vigilia del Natale โ€“ che ricorda la prima venuta del Signore nellโ€™umiltร  di un bambino โ€“ i testi della liturgia ci aiutino a concentrare ancor piรน lโ€™attenzione su un dato fondamentale: Dio non sceglie luoghi sontuosi e importanti โ€“ pensiamo a Gerusalemme โ€“ ma Betlemme, un piccolo e insignificante villaggio (I lettura); il secondo dato, in sintonia con quello appena richiamato, รจ che la salvezza entrerร  grazie al โ€œsiโ€ di due donne

al tempo di Gesรน sempre tenute allโ€™oscuro e in disparte che si ritrovano protagoniste del piano di salvezza. Cerchiamo allora di entrare nei testi per capire la logica di Dio, unico modo per poterlo cosรฌ riconoscere deposto in una mangiatoia: perchรฉ sarร  proprio da qui che โ€“ dice il testo del salmo โ€“ il Signore farร  risplendere il suo volto su ciascuno di noi e saremo salvi.

39: ยซIn quei giorni, Maria si alzรฒ e andรฒ in fretta verso la regione montuosa, in una cittร  di Giudaยป. Lโ€™episodio della Visitazione segue quello dellโ€™Annunciazione (cfr Lc 1,26-38). Maria รจ lโ€™Arca della nuova alleanza in quanto Dimora del Signore/Gesรน (cf. Es 40,35). Lโ€™Arca dellโ€™Alleanza era il segno della presenza di Dio in mezzo al suo popolo, e conteneva le tavole della Legge, la manna e lo scettro di Aronne (cfr Eb 9,4). Maria, Arca della Nuova Alleanza (che รจ Gesรน), si reca verso la montagna della Giudea, per andare a trovare la cugina Elisabetta: essa, pur sterile, รจ al sesto mese di gravidanza, grazie allโ€™azione dello Spirito di Dio (cf. Lc 1,13-15), cioรจ alla sua misericordia cui nulla รจ impossibile (cf. Lc 1,37). Il movimenti con i quali Maria si muove sono importanti. โ€œSi alzรฒโ€ e la โ€œfrettaโ€ sono parole pasquali, di resurrezione: esprimono lโ€™urgenza, la necessitร  di andare a condividere la gioia perchรจ Dio โ€œti ha visitatoโ€. La โ€œfrettaโ€ di Maria, inoltre, รจ una risposta alle indicazioni dellโ€™Angelo: ยซโ€œEd ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anchโ€™essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei che tutti dicevano sterile: nulla รจ impossibile a Dioโ€. Allora Maria disse: โ€œEcco la serva del Signoreโ€ฆโ€ยป. Lโ€™Eccomi di Maria sgorga di fronte al โ€œsegnoโ€ che lโ€™angelo le ha offerto: Maria, dopo aver detto il suo โ€œsiโ€, ha ora sia diritto di vedere questo โ€œsegnoโ€ che le รจ stato dato, ma altresรฌ questo serve a confermare che il Bambino che ora anchโ€™ella attende, รจ realmente il Messia.

v. 40: ยซEntrata nella casa di Zaccaria, salutรฒ Elisabettaโ€.

Zaccaria รจ il padrone di casa, ma Maria saluta Elisabetta. Zaccaria ha dubitato ed รจ rimasto sordo e muto (cfr Lc 1,8ss). Eโ€™ per ora fuori scena: vi rientrerร , parlando, quando confermerร  il nome scelto dalla moglie Elisabetta (Lc 1,63-64).

vv. 41-43: ยซAppena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultรฒ nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito santo ed esclamรฒ a gran voce: โ€œBenedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa debbo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto รจ giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nellโ€™adempimento di ciรฒ che il Signore le ha dettoโ€ยป.

Lโ€™anziana Elisabetta simboleggia Israele che attende il Messia, mentre la giovane Maria porta in sรฉ lโ€™adempimento di tale attesa, a vantaggio di tutta lโ€™umanitร . Non devono dirsi grandi cose, perchรฉ entrambe sanno cosa il Signore ha fatto in loro. E nessuno, meglio di loro, puรฒ capire. Sono due donne che hanno โ€œcredutoโ€ nella Parola, che si sono lasciate โ€œabitareโ€ dalla Parola; come dicevamo in queste domeniche, la Parola venne-accadde in loro. Perchรฉ dove viene accolta, porta frutto (cfr L,3,1-6: La Parola โ€œaccaddeโ€ in Giovanni Battista) II domenica di Avvento). Vediamo alcuni dettagli. โ€œBenedetta tu fra le donneโ€: lโ€™espressione ยซbenedetta tu fra le donneยป รจ riferita nellโ€™Antico Testamento a Giaele (Gdc 5,24) e a Giuditta (Gdt 13,1), due donne guerriere che si adoperano per salvare Israele, quindi per garantire a Israele lunga vita. Ora Maria รจ la โ€œbenedettaโ€, in quanto รจ colei che con il suo โ€œEccomiโ€ ha permesso al Figlio Gesรน di entrare nella storia e farsi garante perenne della vita del nuovo Israele.

La benedizione รจ dunque sempre legata al dono della vita, e Dio benedice ed รจ benedetto proprio perchรฉ dร  vita. Elisabetta, colma dello Spirito Santo, vede Maria dentro questo agire di Dio, dentro questa benedizione che ha avuto inizio con la creazione del mondo, e che non รจ mai venuta meno. Poi la chiama โ€œmadre del mio Signoreโ€ (Lc 1,43): Maria non รจ piรน solo una donna, ma รจ โ€œMadreโ€. Questa รจ la sua nuova identitร , e cosรฌ Elisabetta la riconosce. Ma non solo. La riconosce โ€œMadre del mio Signoreโ€. รˆ la prima a far risuonare nel vangelo la parola โ€œKyriosโ€, Signore, il titolo proprio del Risorto. Ma non solo โ€œSignoreโ€, anche โ€œmioโ€: Elisabetta riconosce Maria quale Madre del Signore che ha salvato anche lei. E infine indica Maria come โ€œcolei che ha credutoโ€ (Lc 1,45). Lโ€™opera di Dio รจ benedire e salvare; lโ€™opera dellโ€™uomo รจ credere in Dio. Quando questo accade, lโ€™uomo รจ felice, beato.

Questa รจ Maria: si รจ fidata, ha dato ascolto, ha fatto spazio in lei, ha creduto, ha accolto. Con il solo suono della sua voce Maria provoca la gioia annunciata dai profeti. Innanzi allโ€™Arca della nuova Alleanza (la Vergine Maria) e alla sola voce di lei, il bimbo (Giovanni Battista) esulta e danza in grembo di Elisabetta: richiama la danza che il re Davide fece quando accompagnรฒ lโ€™ingresso dellโ€™Arca dellโ€™Alleanza in Gerusalemme (cfr 1 Cr 15,29; 2Sam 6,14). Il nascituro Giovanni esulta di gioia davanti a Maria, Arca della nuova Alleanza, che porta in grembo Dio-che-si-fa-presente, Gesรน, il Figlio di Dio fatto uomo. Sappiamo che il testo biblico prosegue con il canto del Magnificat: non puรฒ essere diversamente, perchรฉ chi riconosce lโ€™opera di Dio nella propria vita, non puรฒ che magnificare, cantare a Dio.

Cosa dice a me oggi la Parola/Gesรน

Il Natale รจ ormai alle porte: la liturgia ci affianca due donne, Elisabetta e Maria. Non รจ un sogno, รจ un segno. Siamo infatti invitati ad accogliere e vivere il Natale ormai vicino con lo sguardo e la fede di queste donne. Poco prima dicevamo che la Visitazione segue lโ€™Annunciazione. Potremmo anche dire che lโ€™Annunciazione รจ la premessa della Visitazione, ma ne รจ anche la promessa: lโ€™incontro con il Signore, infatti, il fare esperienza di Lui รจ premessa per poter poi โ€œvisitare lโ€™altroโ€ (Il guardare verso lโ€™Alto aiuta sempre a guardare verso lโ€™altro, ci ricorda papa Francesco), in cui trovi conferma delle promesse di Dio. Vivi con la certezza che il Signore รจ con te. E questo trasforma la vita, la infiamma, dicevamo domenica scorsa.

A questo punto lasciamoci aiutare da queste due Donne per prepararci a vivere il santo Natale ormai vicino. La cosa piรน importante che ci viene suggerito e chiesto, รจ quello di alimentare la fede, di vivere il natale con fede, evitando di lasciarci stordire e ingannare dalle luci dei negozi e delle strade. Non lasciamoci abbagliare. Non viviamo il Natale con mondanitร ! Prima di tutto, come ha fatto capire Elisabetta nel saluto a Maria, coltiviamo la fede: โ€œBeata colei che ha credutoโ€. La vera grandezza di Maria, infatti, รจ stata la sua fede, รจ stato lโ€™aver creduto: e non per un istante, ma lungo tutto il corso della vita, tanto che Gesรน stesso a quanti riterranno Maria beata per averlo portato in grembo dirร : โ€œBeati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservanoโ€ (Lc 11,28).

Maria ha aderito con tutta se stessa alla promessa di Dio, e questa fede ha dischiuso prospettive nuove e impensabili. Ma questo non vale solo per lei, vale per tutti, se solo prendiamo coscienza che Dio oggi continua ad abitare in ciascuno di noi, come ricorda Paolo: โ€œCristo vive in meโ€ (Gal 2,20). Questa veritร  dovrebbe trasfigurare la mia e la nostra vita, divenendo capaci di infondere gioia e speranza in quanti incontriamo. Proviamo solo per un istante a pensare a una persona che sta danzando con un motivo musicale in testa o ascoltandola con lโ€™auricolare. Noi non sentiamo, eppure restiamo affascinati dal suo danzare. Intuiamo che cโ€™รจ qualcosa in lui che lo sta โ€œmuovendoโ€. La stessa cosa dovrebbe avvenire nellโ€™esperienza della fede.

Chi guarda me, chi guarda un cristiano che vive secondo lo Spirito, che sa per esperienza che Gesรน abita in lui (cfr Gal 2,20) dovrebbe essere capace di โ€œdanzare lโ€™amoreโ€, capace cosรฌ di suscitare stupore in quanti lo guardano. Gli altri non sanno cosa stia โ€œascoltandoโ€ โ€“ o se lo sanno, รจ perchรฉ ascoltano la medesima โ€œmusicaโ€, fanno cioรจ anchโ€™essi esperienza di Gesรน in loro -. In fondo, si tratta divenire โ€œmemoria di Gesรนโ€, affinchรฉ chi ti incontra possa vivere lโ€™esperienza di Giovanni, il quale โ€œVide e credetteโ€ (cfr Gv 20,1-9). Ecco perchรฉ non basta essere โ€œconvintiโ€ se poi non siamo โ€œconvincentiโ€ nella nostra esperienza di fede.

Il nostro danzare, il nostro muovere i piedi dovrebbe sempre essere un andare โ€œdi frettaโ€ verso gli altri per comunicare le grandi cose che Dio sta compiendo in me e in tutti noi. Un andare in fretta che porta a comunicare, a condividere fino a servire chi รจ nella necessitร , come Gesรน che si รจ fatto Piccolo tra i piccoli. รˆ una coerenza di passi che si fa spontaneo, perchรฉ risponde al ritmo della musica del cuore, che si trasforma in danza, perchรฉ โ€œsoโ€ che in me abita lo Spirito di Dio ma altresรฌ โ€œsoโ€ che anche nel fratello e sorella che incontro abita lo stesso Spirito: e sarร  una sinfonia. Come dunque andare verso il Natale? A passo di danza! Andiamo incontro al Signore danzando la gioia della vita.

Andiamo incontro al Signore certi che tutto รจ possibile in chi crede. Andiamo incontro al Signore con gioia e davanti alla grotta di Betlemme scopriremo che Dio ci ha amati per primo, per primo ci รจ venuto incontro, รจ venuto a farci visita, come ricorda la II lettura tratta dalla lettera agli Ebrei: ยซEntrando nel mondo Cristo dice: โ€œTu non hai voluto nรฉ sacrifici nรฉ offertaโ€ฆun corpo mi hai preparato. Allora ho detto: โ€œEcco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontร โ€ฆโ€. Mediante questa volontร  siamo stati santificati per mezzo dellโ€™offerta del corpo di Gesรน Cristo, una volta per sempreโ€ยป. Questa รจ la gioia! Siamo santificati per mezzo del โ€œcorpoโ€ di Gesรน. Ecco il significato del Natale, della nascita di Gesรน: รจ venuto per salvarci, per santificarci! Questa รจ la gioia del Natale! Scoprirlo suscita gioia, crea quel dinamismo di fede e caritร  capace di โ€œparlareโ€ e โ€œagireโ€ nellโ€™amore.

Cosa rispondo io oggi alla Parola/Gesรน

Colletta anno C

O Dio, che per attuare il tuo disegno di amore hai scelto lโ€™umile figlia di Sion, dona alla tua Chiesa di aderire pienamente al tuo volere perchรฉ, imitando lโ€™obbedienza del tuo Figlio, si offra a te in perenne cantico di lode.

Io rispondo cosรฌโ€ฆ

Conoscermi in te

Maria santissima, Arca della nuova alleanza, donna dellโ€™Eccomi e del Servizio,
aiutami a prepararmi
al santo Natale del tuo Figlio Gesรน, mio Signore.

Prega per me, Vergine Madre,
affinchรฉ sul tuo esempio e con il tuo aiuto, impari anchโ€™io ad accogliere e custodire
la Parola del tuo Figlio.

Prega per me, Vergine Madre affinchรฉ la Parola del tuo Figlio faccia vibrare il mio cuore
ingessato dal timore e dalla routine.

Prega per me, Vergine Madre, affinchรฉ la Parola del tuo Figlio doni nuovo ritmo e direzione
ai passi incerti del mio danzare.

Prega per me, Vergine Madre affinchรฉ il mio bel vivere
aiuti chi incontrerรฒ
a danzare la gioia della vita.

Vergine Madre, donna della danza, aiutami a danzare con te
innanzi al Signore
della gioia e dellโ€™amore. (AV)


Il commento al Vangelo di domenica 19 dicembre 2021 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.