Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 12 Dicembre 2021

1665

Le parole di Giovanni chiedevano autenticità di comportamenti. L’indicazione di Giovanni per tutti è di una semplicità spiazzante: condividere i beni primari. Il vestito, il cibo. Semplice, ma così difficile da mettere in pratica! La carità appare come il primo atto di fede, il fondamento del suo battesimo. Tutti sono chiamati a cambiare e a convertirsi proprio su questo punto: condividere il bisogno che rende possibile a tutti di vivere.

Altri tipi di comportamento vengono poi elencati, che derivano tutti da un principio comune, quello della comunione sociale, economica, civile. Ai pubblicani—esattori delle tasse—di non esagerare con le accise; ai soldati di non usare il potere delle armi per prevaricare e intimidire gli inermi. Una grande umanità traspare da questi insegnamenti, una dolcezza inaspettata in un uomo apparentemente rude e ringhioso come il profeta del deserto. Invece proprio quando deve dare delle “regole” di comportamento egli rivela la dolcezza del cuore del Dio di Gesù, e di Gesù stesso. (Rosanna Virgili, I Vangeli tradotti e commentati da quattro bibliste)

Per riflettere

Giovanni è il testimone di un Dio già qui. La sua presenza è già fra noi, ma è da scoprire e non tutti la vedono, e perciò occorre un profeta che la additi. Ora tocca alla comunità cristiana sostituire il Battista nell’additare al mondo un Cristo già presente nel mondo. (Bruno Maggioni)

Preghiera finale

San Giovanni Battista,
che fosti chiamato da Dio
a preparare la via al Salvatore del mondo
e invitasti le genti alla penitenza e alla conversione,
fa’ che il nostro cuore sia purificato dal male
perché diveniamo degni di accogliere il Signore.
Tu che avesti il privilegio
di battezzare nelle acque del Giordano
il Figlio di Dio fatto uomo
e di indicarlo a tutti
quale Agnello che toglie i peccati del mondo,
ottienici l’abbondanza dei doni dello Spirito Santo
e guidaci nella via della salvezza e della pace.
Amen.