Le parole del Signore, riportate nel vangelo della messa di oggi, fanno parte di un dialogo che Gesù ha con i suoi discepoli quando scendono dal monte dopo la sua trasfigurazione. Pietro, Giacomo e Giovanni sono stati da pochi minuti testimoni della gloria del Signore, lo hanno visto mentre parlava con Mosè ed Elia e hanno ascoltato la voce del Padre che lo indica come suo Figlio.
Secondo una credenza dell’epoca si aspettava che “prima doveva venire Elia”. È stato appena rivelato loro che Gesù è il Messia; pertanto la domanda su Elia è molto logica. Gesù chiarisce che è il Battista colui che ha compiuto il lavoro di Elia.
L’incarico compiuto da san Giovanni Battista è quello di preparare la venuta del Signore; egli stesso affermerà: «Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a Lui”» (Gv 3, 28).
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In questi giorni di Avvento la predicazione e la figura del Battista svolgono nuovamente la sua missione: prepararci alla venuta del Signore a Natale. Chiediamo la grazia di una nuova conversione che ci muova e ci spinga ad amare di più il Signore; un amore che spesso si manifesterà in una preoccupazione autentica e sincera per i poveri, gli emarginati e i malati, sapendo riconoscere in essi il Bambino Dio.
Sebastián Puyal
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