Gesuiti – Commento al Vangelo del giorno, 7 Dicembre 2021

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Ingenuità? Curiosità? Frivolezza? Cosa porta una pecora ad allontanarsi dal suo pastore?

Il nostro contesto è di certo quanto più lontano da un paesaggio bucolico e ameno, quindi sicuramente ci riuscirà molto difficile comprendere il comportamento di una pecora ingenua, curiosa e frivola.

Può forse essere più semplice fermarci e fare memoria di quelle volte in cui siamo stati presi da una passione disordinata; ricordando quelle volte in cui, completamente rapiti dalla soddisfazione di un nostro interesse, abbiamo agito noncuranti degli altri e a danno della nostra stessa coscienza e pace interiore.

Di certo è capitato ad ognuno di noi di trovarci imbrigliati in roveti di giustificazioni, affaticati in goffi tentativi di coinvolgimento degli altri in nostri misfatti, a ruzzolare in risposte “scaricabarile”. Il peccato tenta sempre di nascondersi, ma alla fine si palesa nel fatto che non produce alcun buon frutto, non genera alcuna libertà.

La buona notizia è che Qualcuno è già in giro a cercarci per prendersi cura dei nostri misfatti e dei nostri limiti, per rimetterci in piedi dalle nostre cadute. Come un buon pastore, il Signore Dio è pronto a gioire nell‘incontrarci nuovamente, quindi vale la pena fermarsi e capire dove ci siamo perduti, che cosa abbiamo seguito, senza giungere in alcun luogo felice.

Chissà che il Pastore non ritrovi prima la sua pecora․․․

Rendersi conto di come stanno le cose ci permette il cambiamento; la fiducia in Dio e l’amore verso noi stessi e verso il prossimo ci consentono di rimanere piccoli, protetti e accuditi, ma al contempo di andare incontro a chi – piccolo – dimentica di esserlo, senza perderci.

Mounira Abdelhamid Serra


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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato