Di domenica in domenica la liturgia, che come insegna il concilio Vaticano II è la prima fonte di spiritualità, accompagna il credente nel suo percorso verso la Gerusalemme celeste, sostenendolo con la luce e la forza della Parola e del Pane del cammino. Nello scorrere dell’anno liturgico si attualizza la storia della salvezza facendo diventare i cattolici di oggi contemporanei degli eventi di grazia di volta in volta celebrati.
I commenti ai testi biblici – utili a parroci, catechisti, operatori pastorali, lettori liturgici, laici appassionati – fanno emergere le caratteristiche legate ai vari ministeri svolti dall’autore: la precisione del curiale, la profondità del teologo, la chiarezza del giornalista, la sapientia cordis del parroco.
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Prefazione del card. Giuseppe Versaldi
Durante il viaggio apostolico in Slovacchia il Santo Padre Francesco ha rivolto queste parole ai vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, seminaristi e catechisti: «Qualcuno mi ha detto che in Evangelii gaudium mi sono fermato troppo sull’omelia, perché è uno dei problemi di questo tempo. Sì, l’omelia non è un sacramento, come pretendevano alcuni protestanti, ma è un sacramentale! Non è una predica di Quaresima, no, è un’altra cosa. È nel cuore dell’Eucaristia. E pensiamo ai fedeli che devono sentire omelie di quaranta minuti, cinquanta minuti, su argomenti che non capiscono, che non li toccano… Per favore, sacerdoti e vescovi, pensate bene come preparare l’omelia, come farla, perché ci sia un contatto con la gente e prendano ispirazione dal testo biblico. Un’omelia, di solito, non deve andare oltre i dieci minuti, perché la gente dopo otto minuti perde l’attenzione… Un professore che ho avuto di omiletica diceva che un’omelia deve avere coerenza interna: un’idea, un’immagine e un affetto; che la gente se ne vada con un’idea, un’immagine e qualcosa che si è mosso nel cuore».
Questa giusta preoccupazione del Santo Padre mi pare trova una adeguata risposta in questo libro del can. Fabrizio Casazza, della diocesi di Alessandria, che con sapienza prende per mano il lettore nel comprendere i brani della Sacra Scrittura presentati dal Lezionario domenicale e festivo. I brevi, ma pregnanti commenti dimostrano la preparazione, auspicata da papa Francesco, da parte dell’Autore derivante dai suoi studi teologici e dalla sua esperienza pastorale nonché dal linguaggio giornalistico a cui è avvezzo.
Partendo dal testo biblico l’Autore riesce con brevi pennellate a incarnare il messaggio evangelico nella attualità della vita quotidiana senza banalizzazioni, ma apportandovi la luce della Parola di Dio. In questo modo aiuta il lettore a vedere nella Chiesa la Madre e Maestra che accompagna l’umanità nel pellegrinaggio terreno secondo quanto papa Francesco auspica nella Costituzione Apostolica Veritatis gaudium: «Il popolo di Dio è pellegrino lungo i sentieri della storia in sincera e solidale compagnia con gli uomini e le donne di tutti i popoli e di tutte le culture, per illuminare con la luce del Vangelo il cammino dell’umanità verso la civiltà nuova dell’amore» (n° 1).
La lettura meditata delle pagine di questo libro sono sicuro che aiuterà i sacerdoti a preparare con serietà le omelie, così come sarà di valido aiuto a tutti i lettori a nutrirsi con gioia ed efficacia della Parola di Dio sia a livello personale sia all’interno delle loro comunità o gruppi così che l’azione pastorale possa poggiarsi su sicure basi bibliche per quel rinnovamento della Chiesa auspicato da papa Francesco nella citata Esortazione Apostolica Evangelii gaudium.
Mi congratulo con lo stimato Autore ed auguro un’ampia diffusione del volume che sarà di stimolo ed esempio per sacerdoti, religiosi e laici.
Giuseppe Card. Versaldi
Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica