Siamo all’interno del cortile del tempio, l’imponente bellezza della costruzione stride con le parole apocalittiche pronunciate dal Signore. È la dimostrazione chiara che nessun potere di questo mondo potrà mai regalarci quella libertà riservata a coloro che sono e vivono da figlie e figli di Dio. Non ci sono città sante capaci di metterci al riparo, siamo chiamati oggi a dare una risposta personale, decidendo quale Re seguire, quale bellezza promuovere!
Una regalità che si fa servizio e si scontra con poteri e privilegi. La gioia di ricevere e donare un’accoglienza fatta di tenerezza e sorrisi gratuiti si contrappone alla freddezza dei diritti acquisiti per cittadinanza! Queste parole ci stanano, ci impongono di alzare il capo, di uscire dal coro per essere liberi e liberanti.
Chiedi al Signore di non restare inerte, chiedigli di essere lievito di un Regno che cresce tra i banchi dell’università, in ufficio, nelle metropolitane, nelle piazze e nei parchi e in modo specialissimo in quella tua stanza, in casa o del tuo cuore, in cui entri regalmente in contatto con il Signore della tua vita e della Storia.
Narciso Sunda SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato