Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime.
Ormai i tempi si stanno compiendo, Gesù è prossimo a celebrare a Gerusalemme la sua pasqua. Il tempo della Passione si sta avvicinando. Il brano del Vangelo di oggi è quasi una cerniera, un punto di svolta. Gesù ha già preannunciato ai suoi discepoli la sua passione e la sua morte. Questi eventi, così incomprensibili per i suoi discepoli, non sono incidenti di percorso ma assumono un valore di salvezza preciso nella sua Resurrezione.
È la resurrezione per la vita eterna, per entrare in maniera definitiva nel vortice d’amore trinitario che è la nostra predestinazione, secondo il piano del Padre che proprio in Cristo e nel suo mistero pasquale trova il suo pieno compimento. Gesù, quindi non vuole solo ammonire i suoi discepoli per il futuro che li attende; non vuole solo inaugurare il tempo della Chiesa ma ha un suo scopo ben preciso: imitare nel martirio le vicende del Maestro diventa partecipare al suo stesso Mistero che si glorifica con la Resurrezione.
Il messaggio di Gesù è allora proprio quel guardare alla Vita, non solo nelle sua vicende terrene, non solo nella sua componente naturale ma considerare le cose più alte. La predizione di Gesù non è quindi soltanto un’esortazione del Maestro verso i tempi difficili che attendono i suoi discepoli; non è solo un messaggio di conforto ma è un invito più preciso.
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È l’invito per tutti ad una partecipazione che non appartiene a questo mondo ma riguarda propria la Signorìa di Cristo e la Vita eterna.
Monaci Benedettini Silvestrini
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