Sarebbe bello che ciascuno sentisse per sé la domanda che Pilato fa a Gesù: Sei re? Gesù risponde: io sono re, ma il mio regno non è di questo mondo (cf Gv 18,33b-37).
Gesù è il re, ma nel Battesimo anche noi prendiamo la sua immagine, quindi anche noi siamo sacerdoti, re e profeti. Tutti i cristiani sono dunque re.
E come ogni re, anche Gesù ha la corona, e noi con lui: la corona si mette sul capo per indicare che è qualcosa di importante di cui solo il re può portarne il peso, e si tratta di guidare e difendere il popolo (le creature di Dio) facendogli conoscere e seguire la legge dell’amore che è rispetto, onestà, uguaglianza, tutela della vita… Infatti, i regni di questo mondo non sono tutti concordi nel far seguire questa legge.
Come ogni re, anche Gesù ha un trono, e noi con lui: il trono è la croce, le sofferenze che sappiamo portare con dignità. Chi lo sa fare è davvero un grande, si dimostra forte, equilibrato, degno stima e fiducia.
Saper promuovere la legge dell’amore e lasciarsi innalzare dalle sofferenze, anzichè lasciarsi abbattere, è segno di una regalità di cui non tutti sono capaci.
Infine Gesù ci insegna come si regna: non ergendosi con superiorità, ma servendo con umiltà. È questa la vera differenza che conta. La potenza di Dio è tutta qui.
- E tu che corona vuoi, quella del mondo che finisce o quella di Gesù che dura per sempre?
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE