Discernere i tempi, costruire il Regno
I testi biblici proposti per le ultime domeniche dell’anno liturgico riflettono sui tempi della fine e invitano a guardare a ciò che non passa. Il Vangelo di Marco di oggi mette al centro delle profezie escatologiche l’avvento di Cristo nella sua gloria: «Allora vedranno il Figlio dell’Uomo venire sulle nubi, con potenza e gloria grande».
Ciò che il mondo attende e vive con sgomento si manifesta, per gli eletti, non già come distruzione e annientamento, ma in termini di pienezza, come preannuncio del secondo avvento del Signore risorto.
Coloro che il Maestro ha scelto per sé, riscattati nel Battesimo e nel sangue dell’Agnello, sono da Lui custoditi come “pupilla dell’occhio”, come dice il Salmo 17,8.
Questo è il filo conduttore della Parola di Dio che oggi ci interpella, Parola che insiste sugli ultimi tempi quali tempi di angoscia come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo (Prima Lettura, Daniele 12,1); proprio in questo contesto essa sottolinea come Dio salvi il suo popolo, protegga il suo consacrato (come dichiara il Salmo 15, che si proclama in questa domenica), abbia reso perfetti per sempre coloro che vengono santificati (Seconda Lettura, Ebrei 10,17), riunisca i suoi eletti dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo (cfr. Marco 24,27). […]
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