La “natura della natura” (fondamenti del Diritto)
Oggi non possiamo negare che, in questo mondo autocostruito, anche se sotto sotto, ricorriamo alle “risorse” di Dio. Esattamente come il giudice irragionevole della parabola, che, in fin dei conti, si decide a fare giustizia per ottenere la pace.(un qualcosa che, dopo tutto, procede da Dio).
Come può la ragione riincontrare la sua grandezza senza cadere nell’irrazionalità? L’apparrire del movimiento ecologista risulta sintomatico: riconosciamo che la materia non è un materiale esclusivamente per il nostro uso, ma che la terra ha in se stessa la propria dignità e che noi dobbiamo seguire le sue indicazioni; dobbiamo ascoltare il “linguaggio della natura” e rispondere coerentemente. C’è, però, pure un’”ecologia dell’uomo, giacché egli ha una natura che non può gestire in forma capricciosa.
-Io non ho una libertà che si è creata da sola. Sono spirito e volontà, ma sono pure natura. La mia volontà è corretta quando rispetto la mia natura, l’ascolto e quando mi accetto così come sono e ammetto che non mi sono creato da me stesso.
Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net