“ Guardatevi dagli scribi “
Gesu’ ci invita a prestare attenzione.
A chi?
Chi sono gli “ scribi “ di oggi?
Tutti coloro i quali amano “ apparire “, mettere bei vestiti, avere i primi posti, mostrarsi diversi da come sono, facendosi passare per “ pii devoti “ all’esterno ( “ pregano a lungo per farsi vedere “ ) mentre, in realtà, sono lupi rapaci che “ divorano le case delle vedove “, cioè i piu’ poveri.
A me, personalmente, leggendo questa “ lista di qualità “, vengono in mente… i politici di oggi!!!
Ma, a prescindere da questa mia idea personale, la cosa diventa un po’ piu’ seria se anche noi apparteniamo alla lista sempre piu’ lunga di coloro i quali amano “ apparire “.
Se, con onestà, prendiamo atto che alcuni di quei comportamenti sopra descritti connotano la nostra persona, è arrivato il momento di cambiare perché, altrimenti, anche noi saremo soggetti da “ evitare “, persone da cui gli altri “ si devono guardare “.
Facciamo oggi, con noi stessi, quello che fa Gesu’ nel Vangelo: “ Osserviamoci “ e chiediamoci se gettiamo “ solo il superfluo “, cio’ che non ci serve, che non ci costa nulla, che non ci intacca minimamente, o gettiamo “ tutto quanto abbiamo per vivere “, cioè il nostro tempo, il nostro talento, cio’ che richiede impegno, anche al costo di non essere apprezzati.
Nel primo caso staremo veramente “ gettando “ la nostra vita.
Nel secondo la “ staremo gettando “, nel senso che “ staremo entrando con entusiasmo in essa “, nelle mani di Gesu’ Cristo, certi, come la donna di cui parla la parabola odierna, della sua Provvidenza, che mai fa mancare l’essenziale a coloro i quali si fidano di Lui.
“ Essere “ o “ apparire “?
“ Gettarsi via “ o “ gettarsi nelle braccia del Padre “?
Queste sono le scelte che ci invita a fare la pagina di oggi.
A ciascuno le proprie.
Buona Domenica e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.