Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 27 Ottobre 2021

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“ In quel tempo Gesu’ passava insegnando per città e villaggi mentre era in cammino verso Gerusalemme “.

Gesu’ si muove, cammina, porta ovunque il suo messaggio.

Mentre cammina insegna, cioè lascia dei segni della sua presenza, cerca di segnare le vite di tutti coloro i quali incontra.

Per questo va incessantemente “ per città e villaggi “: vuole raggiungere quanta più gente è possibile.

Mentre si muove “ un tale “ gli fa una domanda: “ Signore, sono pochi quelli che si salvano?

A tale domanda Gesu’ risponde che, per salvarsi, bisogna “ sforzarsi a passare per la porta stretta “.

Quel “ tale “ sarà rimasto spiazzato in quanto, probabilmente, pensava che, andando ad ascoltare Gesu’ che passava nel suo villaggio, avendo “ mangiato e bevuto “ in sua presenza, si “ sarebbe salvato “ perché il Signore lo avrebbe “ riconosciuto “.

Quel “ tale “, forse….ci assomiglia.

Gesu’, instancabilmente, passa, quotidianamente, nelle nostre vite.

Ci dona, ogni giorno, la sua Parola, un prete che celebra la Santa Messa a pochi passi dalla nostra abitazione, ma noi abbiamo altro da fare, pensiamo che basti una tradizionale “ presenza domenicale “ in Chiesa per dire che “ abbiamo mangiato e bevuto con Lui “ e per illuderci che Lui ci conosca e che ci “ riconoscerà “ a termine della nostra vita terrena.

Che “ presuntuosi “ che siamo.

Vorremmo arrivare alla Salvezza senza “ sforzarci “.

Se io incontro una persona un’ora alla settimana, senza neanche essere sempre attento a cio’ che mi dice, posso mai dire di “ conoscerla “?

Certamente no.

La “ conoscenza “ si basa sulla frequenza quotidiana, che consente di creare una “ relazione “.

In mancanza non c’è.

Niente da stupirsi, pertanto, se, quando saremo faccia a faccia con Lui, il Signore ci dirà: “ Non ti conosco “.

Che questa pagina del Vangelo sia da stimolo a tutti noi alla conversione.

Affrettiamoci e sforziamoci a “ conoscere Gesu’ “ e a vivere come Lui.

Il tempo che ci ha donato di vivere su questa terra è quello che abbiamo a disposizione per far cio’ e per poter essere, poi, “ riconosciuti “.

Diversamente troveremo sbarrata, per nostra scelta, la porta dell’eternità.

E’ la cosa peggiore che possa capitarci.

Buona giornata e buona conversione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.