Siamo tutti mendicanti di amore e di luce
Padre Ermes Ronchi commenta il brano del Vangelo di domenica 24 Ottobre 2021.
Vangeli di strade e di incontri, in queste settimane. ยซMentre partiva da Gericoโฆยป. Siamo alle porte della cittร , dove le carovane dei pellegrini si ricompongono, dove si aggirano i mendicanti, sperando in una monetina tra i tanti che si danno appuntamento alle porte. Un cieco, seduto, a terra, immobile, sta lรฌ a mendicare la sua sopravvivenza da chi passa.
Ma ecco che ยซsentendo che era Gesรน il Nazarenoยป Bartimeo รจ come investito da un brivido, da una scossa: alza la testa, si rianima, comincia a gridare il suo dolore. Non si vergogna di essere il piรน povero di tutti, anzi รจ la sua forza. Siamo tutti come lui, mendicanti di affetto o di amore o di luce.
La mendicanza รจ la sorgente della preghiera: Kyrie eleison, grida. Tra tutte, la preghiera piรน cristiana ed evangelica, la piรน antica e la piรน umana. Che nelle nostre liturgie abbiamo confinato allโatto penitenziale, mentre รจ la richiesta di nascere di nuovo. La ripetono lebbrosi, donne, ciechi e non รจ richiesta di perdono per i peccati, ma di luce per gli occhi spenti, di una pelle nuova che riceva carezze ancora.
Come un bambino che grida alla madre lontana, chiedono a Dio: mostrati padre, sentiti madre di questo figlio naufrago, fammi nascere di nuovo, ridammi alla luce! Bartimeo cerca un Dio che si intrecci con la sua vita a pezzi, con i suoi stracci. [โฆ]
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MENDICANDO LUCE
Siamo tutti, come Bartimeo,
dei mendicanti di luce seduti ai bordi della strada, mentre la vita ci scorre a fianco.
Seduti, perchรฉ tanto ogni strada si equivale, e molte non portano da nessuna parte.
Un mendicante cieco. Cosa cโรจ di piรน perduto e inutile alla storia, di piรน naufrago nella vita?
Un ritratto tracciato con tre drammatiche pennellate: cieco, mendicante, solo. Con la folla a fare muro sul suo grido: taci! Il tuo dolore รจ fuori luogo!
Terribile pensare che davanti a Dio la sofferenza sia inopportuna, che il grido sia una nota stonata.
La folla lo sgrida, perchรฉ i poveri disturbano, sempre: ci fanno un poโ paura, sono lร dove noi non vorremmo mai essere, sono il lato doloroso della vita, ciรฒ che temiamo di piรน come una malattia.
Ma รจ proprio sulla povertร dellโuomo che si posa sempre il primo sguardo di Gesรน; non sulla moralitร di una persona, ma sul suo dolore che quindi grida ancora di piรน.
Solo e al buio, grida la sua disperata speranza.
Un grido viscerale, che sale da ciรฒ che ognuno ha di piรน profondo e carnale.
Il grido รจ piรน che parola, ha dentro corpo, energia, dolore, bisogno. ร del bambino che nasce, del morente in croce che urla al cielo e alla terra il buio che ha nel cuore.
Finchรฉ cโรจ un grido, la speranza ha la sua casa.
Ed ecco dalla folla sorgere tre parole: coraggio, alzati, ti chiama.
E tutto sembra eccessivo, esagerato. Coraggio!
Il Bartimeo guarito si fa irruente e balza in piedi, getta il mantello, lascia ogni sostegno, le mani avanti, verso quella voce che lo chiama, guidato, stregato da quella Parola che ancora vibra nellโaria.
E come lui anche noi ci orientiamo al buio, andiamo avanti senza certezze assolute fidandoci solo della sua Voce, captata con ansia e finezza di cuore.
Che cosa vuoi che io ti faccia? Signore, che io veda!
E che cosa mai vuole vedere? Non i paesaggi o la polvere dorata della Palestina, il mendicante di luce vuole una strada!
La fede รจ questo: un eccesso, un di piรน illogico e meravigliosamente bello, una strada costellata di luce nel buio della notte.
Bartimeo vede lโuomo Gesรน, vede il suo Vangelo che sarร per lui come ยซUn sole che sorge dallโaltoยป (Luca 1, 78), una via cui affidarsi. E guarisce come uomo, prima che come cieco.
Guarisce nella voce che lo accarezza. Qualcuno si รจ accorto di lui, qualcuno lo ama e lo tocca con la voce, e lui esce grondante e felice dal suo naufragio umano.
Lโultimo comincia a riscoprirsi uno come gli altri, e la sua vita si riaccende perchรฉ รจ lโamore che lo chiama.
Sentire che qualcuno ci ama rende fortissimi.
Anche noi, brancolanti nel buio, almeno una volta, dietro a una parola di Vangelo, abbiamo lasciato i nostri angoli bui, la vita seduta,
le vecchie strade e forse, quando ci siamo buttati in volo, si sono aperte strade di luce, sotto ali che non sapevamo di avere.
AUTORE: p. Ermes Ronchi FONTE: Avvenire e PAGINA FACEBOOK