Agli occhi di Dio siamo preziosi e molto. È ben per questo che Gesù vuole mettere in guardia innanzitutto i suoi discepoli, avvisandoli – se così si può dire – dei due pericoli che incombono nella loro vita: l’ipocrisia e la “deriva diabolica”. Avvisi che non cessano di essere estremamente attuali anche per noi.
L’ipocrisia, forse, la conosciamo meglio, perché pare un atteggiamento molto più presente nella vita quotidiana anche nostra: di fatto ogni relazione che si basa sull’apparenza, sul detto in modo da compiacere e che non sottende verità o che vuole il silenzio, l’ambiguità (forse addirittura la falsità simulando il bene), ci situa chiaramente in una modalità ipocrita di comportarci. Ci si relaziona in base al proprio tornaconto, al presupposto che “io” posso permettermi di giudicare l’altro, e di disattendere ciò che dall’altro pretendo.
La deriva diabolica, forse, ci sembra più difficile da caratterizzare, ma basta guardare a ogni atteggiamento che porta divisione – opera tipica del diavolo – e quindi contrasto, esclusione, eliminazione dell’altro… E queste derive resistono, e molto. Altro che Geènna…
Un salutare avviso di Gesù, perché il Padre vuole veramente bene ai suoi figli, gli sono veramente preziosi, non vuole che nessuno si perda.
Lino Dan SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato