“ Guai a voi “
Quattro volte, nel testo, Gesu’ rivolge questa frase ai farisei e ai dottori della legge.
E’ curioso che il suo monito sia rivolto nei confronti di chi rappresenta l’ “ autorità religiosa “.
Il messaggio allora è veramente forte, ed è rivolto, in primis, a tutti coloro hanno un ruolo nella Chiesa, a partire dal Papa e ad arrivare anche a me, a te, che, magari, prestiamo un piccolissimo servizio.
Il messaggio è: state attenti a…non farvi Maestri, a non fare le cose per mettervi in mostra ( “ amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze “ ), a predicare bene ma…” a non muovere un dito “ pretendendo che siano gli altri “ a portare i pesi “.
Tutte queste cose, infatti, distraggono e fanno compiere il più grande errore che ci possa essere: “ lasciare da parte la giustizia e l’amore di Dio “.
Accogliamo quindi quel “ Guai a voi “ non come un’ “ offesa “, come fece il dottore della legge citato dal Vangelo, ma come una correzione fraterna di Cristo che vuole solo che non ci distraiamo dalla “ priorità “, che, per un cristiano, deve essere sempre la lotta per la giustizia e il ricambiare l’immenso amore che Dio ha per Lui.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.