Luis Cruz – Commento al Vangelo del 18 Settembre 2021

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Tutti i giorni Gesù esce a seminare.
Parla a ciascuno di noi.
Vuole che le sue parole penetrino nel nostro cuore, nella nostra vita.

Affinché lì diano Vita e noi possiamo vivere la sua Vita.
La sua parola dà sempre frutto se cade su un terreno buono, su un terreno disposto a riceverla, a permettere che germogli e cresca.
Noi siamo il terreno su cui il Signore getta instancabilmente la sua parola e il suo amore.
Con quale disposizione la riceviamo? Che tipo di terreno è il mio cuore?

A volte siamo come la strada, un cuore indurito, quando ci lasciamo portare dalla monotonia, quando ci abituiamo a Dio e agli altri. Quando osserviamo gli altri, ma non sappiamo scoprire in loro la sua bellezza.

Altre volte siamo come il cuore di pietra, un cuore superficiale che si lascia guidare dai risentimenti, dai giudizi critici, dai rancori, incapace di vedere più in là del nostro egoismo, trovando difetti in tutto e in tutti.

Altre volte, invece, siamo come il terreno pieno di rovi, un cuore pieno di vanagloria, di orgoglio, pieno di sé.
Così, a poco a poco, perdiamo la gioia, il sorriso che nasce da Dio.

Oggi possiamo chiedere al Signore che vogliamo essere terreno buono; che guardi il nostro cuore indurito, le pietre e i rovi della nostra vita, e sia lui a ripulirlo interamente e a spargere i suoi semi a piene mani.

Luis Cruz


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