don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 14 Settembre 2021

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“Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo”

La croce è il luogo simbolico di ogni sofferenza corporale e spirituale che può vivere un uomo nel corso della sua vita. Non esiste vicenda drammatica che l’uomo subisce, anche ai nostri giorni, che non sia stata presa misticamente da Gesù sulla croce. E mentre tutto ciò che è umano rifiuta la sofferenza e cerca di sfuggirla, di evitarla in qualunque modo, Gesù pronuncia sulla sua morte il verbo della necessità, “bisogna”.

Non per una sorta di masochismo, ma per un mistero ben più grande a cui solo la fede può aprire la porta. Una porta che, se resta chiusa, costringe gli uomini alla disperazione, alla rassegnazione, alla chiusura in sè, nel proprio dolore. La fede apre la porta sull’amore di Dio, un Amore che non giustifica la sofferenza e il male, ma che aiuta ad attraversarlo. Un Amore che sostiene, conforta, apre alla vita. Un Amore che non lascia soli, ma permette di proseguire il cammino nonostante tutto. Perchè, anche se si perdono i beni e le gioie che questa vita offre, questo Amore permette di credere che c’è una vita migliore ed eterna.

In breve

La croce è il luogo dove si è concentrato tutto il male che esiste nel mondo, ma è anche il luogo da cui ogni uomo può ricominciare a vivere, sostenuto e confortato dall’Amore di Dio per lui.


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