Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 14 Settembre 2021

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Spesso, come per Nicodemo, il “sentirci perduti” è parte della nostra quotidianità, ci sentiamo un po’ allo sbando e vaghiamo convinti che ci manchi sempre qualcosa, senza accorgerci che proprio quel pezzo mancante ci rende ciò che siamo e ci fa vivere da cercatori, invece che da annoiati “scrollatori” di bacheche social.

È questa l’esperienza di ciascuno di noi ed è anche il vissuto del popolo di Israele che, nel deserto, ha scoperto quanto sia cara la vera libertà. L’invito del Vangelo è di alzare lo sguardo verso la Croce, verso quell’uomo che ha offerto tutto se stesso, compresa la sua libertà, per la nostra salvezza, perché nel dono potessimo davvero trovare noi stessi.

Sembra un paradosso, ma ciò che si è compiuto sulla Croce non è una sconfitta, ma la più grande vittoria. Per questo la Croce va esaltata, perché è amore allo stato puro, è la garanzia per la vita eterna, è il modo per essere finalmente salvati e non sentirsi più persi, ma costantemente accompagnati… per questo “portiamo” il crocifisso, per questo è il nostro segno di riconoscimento!


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