don Gabriele Nanni – Commento al Vangelo del 4 Settembre 2021

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Il Signore del Sabato

La violazione del Sabato era considerata un crimine per cui Gesù era reo di morte. Si trattava della violazione del riposo del settimo giorno sacro al Signore poiché era il giorno del riposo dopo la creazione fatta in sei giorni.
Gesù era sorvegliato attentamente in ogni parola ed azione, tuttavia in tutto fu obbediente alla Legge divina, mentre declassava apertamente i precetti di origine umana, quando questi venivano osservati al posto dei Comandamenti delle Tavole della Legge.

Tuttavia, entrare nella violazione del riposo sabbatico, diventava una questione più delicata, e la disputa avvenne a più riprese, poiché Gesù rivendicava il diritto di certe azioni proprio in quel giorno, come i miracoli di guarigione e di liberazione, per ricordare la guarigione dell’uomo con la mano inaridita o la donna curva tenuta così legata da Satana.
Nel caso delle spighe di grano colte per mangiare i chicchi lungo la via, Gesù riporta il precedente del Re Davide con i suoi uomini che mangiarono i pani dell’offerta nel Tempio.

In questo caso l’esempio non collima con il giorno di Sabato, ma con l’ingresso nel Tempio e nel mangiare una cosa sacra lecita solo ai sacerdoti.
Davanti alla necessità primaria dell’uomo la sacralità viene interrotta senza compiere un crimine, per cui è lecito infrangere anche la regola del Sabato in caso simile, infatti il riposo del settimo giorno è per l’uomo, e Dio ne è l’esempio con l’interruzione del processo della creazione.

Ma bisogna considerare che il riposo del settimo giorno, nell’opera della creazione non ha significato di una pausa, bensì è l’ingresso in un giorno che non ha fine, così per l’uomo è l’ingresso in una dimensione che non è terrena.
Durante la vita sulla terra il settimo giorno si ripete per il fatto che esso è il segno dell’eterno e ne anticipa l’eternità come destino finale dell’uomo, che solamente in quel giorno entra nella pienezza della comunione con il Creatore.
Dio attende l’uomo ogni sette giorni sulla terra in attesa di farlo entrare nel settimo giorno dell’eternità, quando la vita sulla terra, cioè il processo creativo si sarà concluso.

Infatti per l’uomo vivere sulla terra ha lo scopo di entrare in una vita diversa, e come la creazione fu fatta per tappe, così anche la vita terrena è un percorso che deve vedere il perfezionamento dell’uomo per raggiungere la sua divinizzazione.
Il processo di spiritualizzazione deve essere svolto mediante la purificazione dell’uomo e la trasformazione del suo cuore dall’egoismo all’amore, dall’amore per se stesso all’amore per Dio, ad imitazione dell’amore di Dio stesso.
Per questo l’affermazione di Gesù è sorprendente e prima visita non coerente con l’esempio di Davide ed i suoi uomini, che in quel caso non violarono il Sabato, ma la sacralità del luogo e del pane.

Quell’episodio fu in realtà profezia che alludeva a ben altro che ad una infrazione della Legge come precedente per una eccezione: esso indicava l’accesso al Tempio per il nutrimento di vita spirituale. Gesù è il pane vivo disceso dal Cielo e chi sta con lui lo riceve per l’ingresso nella vita eterna.
Gesù lo strumento sacro del Padre è il Tempio vero, è il pane vivo, è l’ingresso nella vita eterna, è la porta del Tempio del Cielo, inviato per questo dal Padre agli uomini.

Perciò Gesù è Signore del Sabato: lo è perché è Dio, lo è perché Dio fatto Uomo per essere ingresso nella vita eterna.
Gesù è l’Uomo che muore e risorge per non più morire, con un corpo trasfigurato. Gesù è l’Uomo che compie per primo il processo perfetto della trasfigurazione destinato agli uomini, è colui che dona il suo corpo per dare il nutrimento durante il viaggio, il cammino verso la terra Promessa, l’abitazione dell’uomo con il suo Creatore e Salvatore, nel grande riposo nell’oceano di pace, cioè il vero Sabato.

La vita terrena di Gesù è il Sabato sulla terra, la sua risurrezione l’ingresso nel riposo definitivo, che è successivo a quello sulla terra: è l’ottavo giorno cioè il perfezionamento del settimo sulla terra. Gesù ne è Signore perché lo compie, lo attua con la sua Risurrezione e lo dona come promessa a chi è unito nella fede con lui.

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

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