La voce di Gesù incanta. Apre orizzonti di gioia, possibilità di vita nuova. Ascoltarlo dalla riva doveva essere un’esperienza di ristoro spirituale unica, come prendere aria dopo essere stati tanto tempo sott’acqua. È la consolazione che sperimentiamo durante la preghiera, la semplice gioia di stare alla sua presenza.
Poi, il miracolo. Nella vita succede qualcosa di bello e inaspettato, grazie anche alle sue parole. Perché il primo istinto è di ritrarci e allontanarci? Perché subito ci sentiamo indegni come Pietro? Qualsiasi cosa bella, non meritata, sembra un dono sempre troppo grande per noi “peccatori”, perché abbiamo paura che ci venga sottratta, paura di non avere il controllo su di essa.
Ed è per questo che le sue parole più belle saranno sempre «non temere»: non aver paura, abbi coraggio, fidati di te stesso e di me che ti ho scelto per questa missione, per questa porzione di vita. L’unico peccato con cui puoi allontanarmi è proprio questo: la paura di non essere all’altezza, la paura che questa buona notizia sia troppo bella per essere vera. Non temere: sei sempre nel posto giusto al momento giusto, perché io sono con te.
Gloria Ruvolo
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato