Il padre della fenomenologia, Husserl, vide in quella giovane studentessa una capacità intellettuale sopraffina e la volle accanto a sé come assistente.
Ebrea di origine ma atea per scelta, Edith Stein era destinata a diventare una straordinaria filosofa. Ma la Storia aveva in serbo per lei molte difficili prove: dopo un periodo intellettualmente e spiritualmente tormentato si converte al cattolicesimo per poi essere affascinata dalla vita di clausura.
Seguendo le orme di santa Teresa entra nel Carmelo, prima a Colonia, poi nel Paesi Bassi per prudenza. Ma la reazione stizzita di Hitler all’opposizione dell’episcopato olandese al nazismo, che fino ad allora aveva risparmiato i convertiti, la fa prelevare in monastero. Muore ad Aushwitz insieme alla sorella Rosa il 9 agosto 1942.
Donna, filosofa, ebrea, monaca, vittima… E’ stato san Giovanni Paolo II a volerla co-patrona d’Europa per ricordare a tutti da dove proveniamo e quali ombre possono travolgere la nostra civiltà.
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