Commento al Vangelo di domenica 8 Agosto 2021 – mons. Giuseppe Mani

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“La mia Carne è vero cibo. Il mio sangue è vera bevanda”

La seconda parte del discorso di Cafarnao ci offre la possibilità di una riflessione sull’Eucarestia, cuore della Chiesa.

Giuliano Eymard diceva ai suoi: “Avete l’Eucarestia, avete tutto”. L’Eucarestia è veramente tutto.

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Un uomo spirituale dei nostri tempi l’ha così sintetizzata

“Il Mistero è l’Eucarestia del Cristo, nella quale è tutto: tutta la creazione, tutto l’uomo, tutta la storia, tutta la grazia e la redenzione: tutto Dio, il Padre il Figlio e lo Spirito Santo: per Gesù, Dio e Uomo, nell’atto operante in noi, della sua morte di croce, della sua risurrezione e ascensione alla destra del Padre, e del suo glorioso ritorno” (Piccola regola dell’Annunziata).
Ma lasciamo parlare anche uno dei più grandi geni dell’umanità. Andate in Vaticano a visitare i musei e fermatevi nelle stanze di Raffaello in cui sono dipinte le due sintesi: la sintesi filosofica della saggezza greca e, davanti, la sintesi cristiana.

Da una parte la scuola di Atene col tempio della sapienza, di un bleu che lascia intravedere l’infinito. Sui gradini del tempio sono raffigurate tutte le scienze umane. In cima c’è Socrate, accompagnato dai due suoi discepoli: Platone e Aristotele. Più in basso i matematici: Pitagora e Archimede, poi alcuni filosofi. E’ la sintesi greca cioè la scienza, la sapienza.

Davanti c’è un grande affresco comunemente chiamato “la disputa del Santissimo sacramento”. In realtà è il trionfo del Santissimo Sacramento, cioè la sintesi cristiana. E’ diviso in due piani.

Il piano superiore, con il bel Cristo trionfante di Raffaello, il suo sorriso, le sue piaghe che mostrano la sua umanità in tutta la sua bellezza. Alla sua destra c’è la Madonna, tutta protesa verso di Lui. Alla sua sinistra Giovanni Battista che manifesta con le due dita un’aria trionfante. Nell’emiciclo a destra San Pietro che tiene le chiavi, San Paolo con la spada e San Giovanni. Davide che legge sul libro di San Giovanni poi altri Santi, Lorenzo, Stefano…. Dall’altra parte Adamo, con lo stesso volto di Cristo, che guarda con un’aria davvero felice. Altri ancora guardano, tutti orientati su Gesù Cristo.

Dietro Gesù Cristo, nella penombra, Dio Padre che non si mostra, ma designa suo Figlio Prediletto in cui ha posto tutte le sue compiacenze…. “Non sono io che dovete ascoltare, ma Lui!”. Tutto è centrato intorno su Cristo.

Al piano inferiore, in basso, a terra, una piccola tavola, un ostensorio molto semplice con una bella ostia bianca. Tutto intorno, i Padri della Chiesa, i dottori, Agostino, Ambrogio e altri guardano l’ostia. Tra i due piani, il piano del cielo dove è Cristo nella sua splendida umanità, e il piano della terra dove è sotto i veli dell’ostia, c’è una nube trasparente, traslucida e la colomba dello Spirito Santo fa da legame tra il cielo e la terra, tra il Cristo dell’alto, invisibile per noi e il Cristo in basso, quello dell’Eucarestia.

Questo è la sintesi di tutta la fede cristiana.

Come dice la teologia: la grazia è la gloria sotto i veli.

Capite così che nella Chiesa non si tratta di fare un posto all’Eucarestia. Vorrebbe dire fare un posto a Dio, mentre Dio è tutto! Il Cristo vivente sulla terra, come in cielo, è il centro, l’unico attorno a cui gravita tutto. Una volta che siamo con Cristo abbiamo il Padre e tutti gli uomini che vivono dello stesso Spirito.

Il Cristo non è venuto soltanto per dialogare con gli uomini, ma per arrivare, ed è la ragione vera per cui l’umanità avanza, ad una fusione totale di Dio con la creazione e della creazione con Dio.

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