Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 3 Agosto 2021

616

In questo brano del Vangelo di Matteo, i discepoli, vedendo Gesù camminare sulle acque, sono colti dallo spavento poiché credono si tratti di un fantasma, cioè un essere misterioso, del quale avere paura e dal quale aspettarsi potenzialmente del male. Inoltre, si trovano in una condizione sfavorevole: l’approdo è lontano, le acque sono agitate e il vento è contrario. Solo Pietro risponde all’invito di Gesù a non avere paura e andare verso di Lui.

Il coraggio di un impulso di volontà, però, non gli basta: la sua fede non è ancora abbastanza matura per fidarsi fino a quel punto, cioè fino al punto di affrontare il mare buio e agitato che lo separa da Gesù. Il mare sul quale Pietro è chiamato a camminare è quello delle nostre paure o, magari, degli scoraggiamenti che possono coglierci dopo il fallimento dei nostri “buoni propositi”. Lo sguardo di Gesù e la sua mano tesa consentono, però, a Pietro di alzare lo sguardo dal mare agitato delle sue paure interiori e scoprire che, anche nelle circostanze più contrarie della vita, gli basterà tenere lo sguardo fisso su Gesù, ascoltare la sua Parola e condividere il cammino con Lui (e con i fratelli), perché ciò che è “tumultuoso e contrario” si appiani e si calmi. Con la mano in quella di Gesù, disposto a condividere la nostra stessa esperienza, la fiducia cresce e con essa la nostra fede, che può portarci verso nuovi (e fino ad allora impensabili) approdi di serenità e pace.

Per riflettere

So riconoscere ed accettare il limite che è in me e negli altri? Penso che solo l’uso delle mie forze e della mia volontà siano sufficienti a superare qualsiasi avversità?

Preghiera finale

Signore Gesù, io sono povero e anche tu lo sei;
sono debole e anche tu lo sei; sono uomo e anche tu lo sei.
Ogni mia grandezza viene dalla tua piccolezza;
ogni mia forza dalla tua debolezza; ogni mia sapienza dalla tua follia!
Correrò verso di te, Signore, che guarisci gli infermi, fortifichi i deboli,
e ridoni gioia ai cuori immersi nella tristezza.
Io ti seguirò, Signore Gesù.
(Aelredo di Rievaulx)


AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi