Giovani di Parola – Commento al Vangelo del 26 Luglio 2021

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Nel Vangelo di ieri il Signore ci dice che ci vuole partecipi! Che ci vuole impegnati, che siamo parte della Chiesa. Oggi vediamo il Signore che insegna con parabole così da parlare la lingua degli uomini! Quando ci viene spiegato un concetto complesso, spesso viene sminizzato in parti piú piccole che sono piú facilmente comprensibili no?

Con la parabola del seme di senape il Signore ci aiuta a capire che non è l’estetica che conta ma il contenuto, ci aiuta a capire che non bisogna giudicare se non sulle opere compiute!

Per la parabola del lievito possiamo deurre che sempre è in minor parte rispetto alla farina ma riesce sempre a farla lievitare tutta: Gesù non ha bisogno di moltitudini ha bisogno di persone che si spendono per Lui che siano trascinatori degli altri, che siano per loro un modello! Gesù vuole che tutti, si proprio tutti, comprendano il suo messaggio.

Il fatto non usare un linguaggio forbito non sminuisce affatto il suo messaggio ma permette che questo venga compreso da tutti, si proprio da tutti: “Chi ha orecchi ascolti!” e tu hai le orecchie ben aperte?


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