“Non mi trattenere”
La relazione tra Maria Maddalena e Gesù, a volte molto romanzata e chiacchierata nella narrativa, in realtà è una relazione molto rispettosa, profonda e sincera. Maria prova affetto per Gesù, per cui si reca presso il suo sepolcro. Ma rispetta il suo comando di correre dai discepoli a tal punto da non trattenersi con lui oltre il dovuto. Nelle amicizie secondo Dio, soprattutto in quelle tra sessi diversi, è importante saper “non trattenere”. Ovvero lasciare l’altro libero di svolgere le sue occupazioni, favorirlo affinchè possa compierle al meglio, nella più grande libertà e spontaneità.
Quando si inizia a “trattenere” ovvero a volere l’altro un pò più per sè, che trascorra un pò più di tempo insieme, o che dedichi qualche attenzione in più rispetto agli altri, mettendo l’altro anche in difficoltà o costringendolo a trascurare altre cose che dovrebbe compiere, allora la relazione non supporta più l’altro nel compiere la volontà di Dio, ma diviene un fattore di disturbo e occasione di intralcio. In questi casi è bene recuperare la giusta distanza relazionale che consente di “non trattenere” l’altro, magari sospendendo o limitando la frequenza con cui ci si sente, o si è in contatto.
In breve
L’amicizia è un grande dono di Dio, ma affinchè rimanga funzionale al progetto di Dio, non deve “trattenere” gli amici nell’adempimento dei compiti specifici che possiedono a motivo della loro vocazione o del ruolo che rivestono.
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