In questi pochi versetti l’evangelista Matteo risponde alla violenza mortifera generata dalla decisione dei farisei con la mitezza e la delicatezza della profezia di Isaia riguardo al Messia. Queste due situazioni sono intenzionalmente messe in contrapposizione e donano al lettore credente – ciascuno di noi – un criterio di scelta per le nostre azioni quotidiane: «Non contesterà né griderà … Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta».
Non è un inno alla passività , ma un invito ad agire con giustizia consapevoli che la bontà e la verità sono come rivoli sotterranei: prima o poi, riescono sempre a uscire in superficie, perché l’acqua non smette di scorrere. Come discepoli di Gesù, agnello mansueto pronto al sacrificio, viviamo con pazienza (= capacità di patire) questo nostro tempo, finché non trionfi la giustizia… Il Padre ha posto anche su di te il suo compiacimento!
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