“Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera…”
Gesu’ parla di spade, di separazione.
E’ un linguaggio che ci lascia sbigottiti.
Ma come?
Lui che predica comunione, fratellanza, ci dice che vuole “ separare “ l’uomo da sua padre e la figlia da sua madre.
Sembra che, in questa pagina, si sia travestito da “ diavolo “, cioè da colui che separa.
Cosa ci vuole dire?
Che dobbiamo abbandonare i nostri genitori?
Assolutamente no.
Ma che, se vogliamo essere veramente suoi discepoli, dobbiamo SCEGLIERE LUI, espressione, quest’ultima, che null’altro significa se non DARGLI IL PRIMO POSTO NELLA NOSTRA VITA.
E’ troppo?
Pensa a quello che ha fatto Lui per te.
Si è fatto uccidere, ha versato il suo sangue per offrirti la possibilità di SALVARTI.
In questa pagina Cristo ci sta chiedendo semplicemente di SCEGLIERE.
La vita di un uomo è determinata dalle sue scelte o, meglio ancora, può affermarsi che “ l’uomo è le sue scelte “.
Separare un uomo da sua padre e da sua madre significa renderlo autonomo, anche a rischio di perdere la comodità dei legami familiari che, nella loro “ ovattata premura “, possono diventare mortiferi, perché impediscono ad ognuno di vivere la sua vera vita.
Certo, scegliere di tagliare è doloroso, fa perdere degli agi, ma è l’unico modo per essere se stessi.
Non scegliendo mai per evitare conflitti, contrasti, si muore lentamente perché la vita non è fatta per essere conservata ma per essere spesa, vissuta, persa per amore.
Solo cosi’ si spiegano le meravigliose parole “ chi avrà tenuto per se la propria vita la perderà e chi la avrà perduta per causa mia la troverà “.
Cristo, pertanto, oggi dice a ciascuno di noi: “ Scegli e….fallo con maturità e consapevolezza, senza farti condizionare. Sappi, però, che da questa scelta dipenderà la tua esistenza, la tua felicità “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.