“Non abbiate paura!”, “Non abbiate paura!”, “Non abbiate paura!”. Questo è il ritornello del brano di oggi. Nei primi passi del capitolo decimo, Gesù ha esortato i apostoli alla missione. I Dodici sono mandati tra la gente ad annunciare la buona novella, a compiere miracoli, a non tenere per sé il tesoro dell’incontro con il Signore.
Gesù li ha messi in guardia dalle difficoltà e dalle persecuzioni che potranno incontrare nel loro percorso, la loro non sarà una missione semplice e infatti i discepoli provano un sentimento del tutto umano: hanno paura. Provano paura perché sentono il brivido di essere soli, come “agnelli in mezzo ai lupi”, di fronte a sfide che sentono di non poter affrontare con le loro forze. Ed ecco che Gesù li invita con decisione ad avere fede. Per tre volte ripete: “Non abbiate paura!”. Perché in fondo la paura è questo, mancanza di fede in un Pastore che non abbandona nessuno dei propri agnelli. Come potrebbe il Signore abbandonare i propri figli, che conosce e ama, fino a contarne ogni capello?
Il Vangelo di oggi è un invito a vivere la nostra vita nella fiducia.
Non agire, o scegliere guidati dalla paura, sarebbe mortificare l’azione di chi ci ama più di ogni altra cosa. Vivere guidati dalla fiducia, al contrario, significa dare valore a ciò che di più prezioso il Padre ci ha donato.
Per riflettere
Per vivere nella libertà, nell’uguaglianza e nella giustizia sono state necessarie e lo sono ancora oggi, la resistenza, la lotta, la parresia di quelli che non si lasciano né sedurre né piegare dai poteri dominanti in questo mondo, accettando le ostilità e le persecuzioni. (Enzo Bianchi)
Preghiera finale
Fratelli e Sorelle!
Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!
Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!
Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati,
i sistemi economici come quelli politici,
i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo.
Non abbiate paura!
Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!
Oggi così spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro,
nel profondo del suo animo, del suo cuore.
Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra.
È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione.
Permettete, quindi—vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia—
permettete a Cristo di parlare all’uomo.
Solo lui ha parole di vita, sì! Di vita eterna!
(San Giovanni Paolo II)
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi